CODY RILEY BAND (Small Town Rockstars)
Discografia border=parole del Pelle

     

  Recensione del  01/03/2010
    

Il ragazzino prodigio, suonava la chitarra a soli cinque anni, dopo un esordio coi fiocchi con Everything in Color, al traguardo della maggiore età resta intrappolato tra i paletti del commerciale e le ‘small town’ dei suoi racconti conservano solo parte del profumo di provincia del suo esordio. Small Town Rockstars che vivono e cercano di far breccia nel Texas ad ascoltare la title-track, dimostra un’andamento piatto e una perdita di originalità nella prima parte dove la Cody Riley Band si sofferma troppo a riciclare stereotipi e melodie senza una sola nota che non sia stata già ascoltata, manipolata, digerita, tanto che alla fine si sente la necessità di archiviare troppo velocemente il progetto.
Non è che Memories non sia ascoltabile, tantomeno lo si può dire del mandolino o dei violini e la slide della dolcezza di Country Heart And Soul, ma Cody Riley da la sensazione di non essersi soffermato poi tanto in fase di scrittura, lo stallo di I've Been There Too e 3 A.M., come se non avesse avuto il tempo di pensare, ma anche se lontano dai tempi sempre più lunghi dell’adolescenza nelle società occidentali, le inquietudini e i difficili passaggi alla maturità son sempre gli stessi.
Così la imbarazzante melassa di Valentine e Lonely Moon o l’incolore Destin mettono sul piatto le romanticherie più melense, mancano solo i prati e i fiorellini tra questi amori giovanili… per fortuna quei pochi guizzi nel finale salvano dal dimenticatoio Small Town Rockstars: White Zinfandel Wine aggiunge un tocco agreste, mandolino e armonica, leggera ma con uno scheletro, poi 12 minuti splendidi da dividersi tra la torbida If You Want To, telecaster e passo stradaiolo amalgamati col giusto pathos (tanto che lo stesso Cody Riley sembra riprendere il 'colore' dell'esordio) e l’altra perla della slow rock-ballad di Addiction, senza dimenticare la ripresa di White Zinfandel Wine in chiusura, ma stavolta in perfetta solitudine acustica.
Cody Riley riscatta in questo modo un po’ la sciatteria iniziale con una serie di improvvise suggestioni, ma pensando all’insieme di Small Town Rockstars si poteva sperare a tutt’altra storia, per il bene della Texas Music.