TEXAS HEAT (Beer, Whiskey & Diamond Rings )
Discografia border=Pelle

  

  Recensione del  11/09/2007
    

Tra le vallate del Rio Grande in rotta verso il Texas echeggiano i comandamenti di questa spensierata combricola di amanti del texas roots e del country, Ryan Baker canta di poche cose, non usa congetture e metafore, violini e amore per la melodia, lap steel e 3 fondamentali motivi che servono per tirare a ‘campare’ le storie di ragazzi e ragazze: “There’s only three things you need to worry about if you plan on making a good relationship and that’s having a good time: beer, whiskey and the diamond ring on her finger.”
Dalla splendida title-track all’apertura di quell’altra perla di Middle of the Road i Texas Heat si incamminano nella provincia polverosa lontano anni luce dall’era dei cellulari e delle chat line, da quell’uso massificato e autorefenziale della parola trasmessa per via elettronica (un paravento ad una inarrestabile regredimento dei rapporti interpersonali) per imbracciare chitarre, birra e far festa. Ingredienti miscelati con il country tradizionale e il sentimento sempliciotto, You’re Making Me Cry Again e Every Time It Rains, ma col Messico sullo sfondo non si può certo pretendere chissà quale pathos, ecco allora la freschezza contagiosa di Straight Tequila dove i Texas Heat amano atteggiarsi da ‘uomini veri’ ma perseguono solo un solo obiettivo: impegnarsi perché non succeda nulla, evitare le complicazioni, schivare le difficoltà e godersi il paesaggio in dolce compagnia.
Pura goduria da dance hall lo sfrenato country di All She Wrote, ‘dedicata’ al gentil sesso, qualche passaggio monocorde, Golden Label ma anche spiragli per un futuro più elettrico, splendida Done With You e la parte finale da bar-room con One Shot At a Time e il dividersi la scena tra pianoforte e telecaster nella sublime strumentale di One For the Road. Uno di quei dischi così leggeri che si amano immediatamente, semplicemente per quella sorta di istintiva, inconsapevole percezione dell’insensatezza del mondo.