484 SOUTH BAND (Mississippi Nights)
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  Recensione del  02/02/2010
    

Nati e cresciuti sulle strade del Mississippi e della Louisiana, da Baton Rouge arriva la The 484 South Band a rendere omaggio agli Allman Brothers e agli Skynyrd con un bel dischetto che profuma di strada, sulle quali tessono le 10 vibranti tracce di Mississippi Nights.
Dal 2005 insieme a suonare nelle garage band, questi ‘poco di buono’ -ma a fin di bene-, hanno trovato una curiosa, imprevedibile e interessante ragion d’essere in questo mondo spietato e superficiale con del salutare southern&delta blues che affonda nelle acque torbide di fiumi di cemento, dall’iniziale Lost Highway così pregne di whiskey su cui la voce forte di Keith Schultz si adagia mentre il piano di Jimmy Jarratt corre veloce tra le chitarre di Twain Pigott e dello stesso frontman. Cupo –e non poteva essere altrimenti- l’amore nel Mississippi, ma ha due facce, nasconde una sorte di universo parallelo, nel quale vigono le regole di un suono solido ma anche la dolcezza dei sentimenti, ed un sorriso vale dovunque ed è meglio non dimenticarlo, per quanto sia possibile.
The Road, sogni di blues in una splendida ballata elettro-acustica, la fortuna di essere liberi! Alla classica See Me, un blues che sembra arrivare da qualche colonna sonora, da vecchi telefilm americani, ipnotico come la tosta Counted che chiede aiuto, una via di fuga dalle vanità delle cose materiali, dal progressivo disfacimento fisico e morale del quotidiano, alla ricerca di una propria dignità che permetta di non vergognarsi del tutto quando ci si imbatte in uno specchio, e i riff di Pigott e la solidissima sezione ritmica di David Johnson rendono ancor più intrigante.
Ogni tanto un sano affondo nel delta-roots, Big Muddy è deliziosa, incedere lento, lascia il tempo giusto ai pensieri come nella ricerca dell’amore della meravigliosa Mississippi Nights, ancora Jarratt al piano a chiuderla stavolta dolcemente, suoni così lontani dai rumori che si impastano da ogni angolo delle nostre città, tanti i motori e le macchine che non disturbano invece i luoghi lontani e appartati scelti dalla The 484 South Band.
Ma l’aria non ristagna nemmeno quando riabbracciano un suono sperimentato in passato, dalla tagliente Baton Rouge, o quando virano nel finale tra il brusco e il severo di Crystal Springs e Blackwater River. Meglio lo sfogo settimanale è una grassa risata senza tanti problemi il sabato sera in un multiplex alle 22:30 o le Mississippi Nights della The 484 South Band!!