LUCERO (1372 Overton Park)
Discografia border=Pelle

        

  Recensione del  02/01/2010
    

La band di Memphis debutta su una major dopo dieci anni di alt. Country/punk-rock, e ritornano a casa al 1372 Overton Park - dove hanno registrato parte di That Much Further West, ovvero l’indirizzo del loft in cui abitano, aggiungendovi stavolta una robusta sezioni fiati (con la leggenda soul di Jim Spake) e la novità lo rende comunque un disco vibrante e acceso, passionale e romantico nel perseguire e inseguire frammenti scomposti di vite e accenti disordinati di moto in una non definita direzione, con una molteplicità di suoni, perché non abbandonano il loro passato, ma si accavallano liberandoli dagli steccati costruiti in passato per scorazzare a loro piacimento in piena autonomia compositiva. "When [saxophonist] Jim Spake put that first horn track down, we began thinking of the record as having a certain sound. We heard pieces of Memphis history being played over our songs and it floored us and we just went with it."
Ed infatti Smoke è splendida, esistono allora delle canzoni che di volta in volta ci si può invaghire, come di una scoperta continua, una rivelazione continua, ma sempre una eccezione, Ben Nichols la canta con la solita voce densa di whiskey, malinconica, e la collezione di rock songs infarcite da trombe e sax viaggiano a braccetto regalando emozioni da What Are You Willing To Lose che scuote a dovere come Sound of the city, Johnny Davis e l’immancabile serie di ballate più o meno tormentate da Can’t feel a thing a Darken my door a Goodbye again perché la vita quotidiana ti prende sempre in ostaggio, anche se non vuoi.
Non nego che fa un certo effetto lo strombazzare a festa di The devil and Maggie Chascarillo, la coinvolgente armonia corale di Sixes and sevens, e funziona perfettamente nei sentieri di una psicologia giovanile che si incammina verso l’adultità sensata, ma anche come purissimo spasso musicale, Halfway wrong chiudendo con l’adorabile Hey Darlin do you Gamble e la meravigliosa Mom, quella che si definisce una piccola “perla”, di quelle da incastonare nella memoria, non solo e non tanto per i ‘buoni sentimenti’ che contiene ma per l’atmosfera, la fisa, la melodia e la storia passata dei Lucero che si impasta col calore di casa di Memphis, un felice ritorno al 1372 Overton Park.