DRIVE-BY TRUCKERS (The Fine Print - Oddities and Rarities 2003-2008)
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  Recensione del  02/12/2009
    

Dopo il recente Live from Austin, i Drive by Truckers mettono sul mercato per la gioia dei fans un disco di vecchie incisioni, rarità, che lungo 13 anni di carriera son rimaste fuori dalle collezioni ufficiali ma presenti nei loro spettacoli live. The Fine Print (A Collection Of Oddities and Rarities 2003-2008) è sì una retrospettiva ma incompleta, ci sono brani scritti da Patterson Hood, Mike Cooley e due novità di Jason Isbell, la ballata acustica di TVA e l’intensa When the Well Runs Dry, un fiume carsico, forse, ma non per questo meno utile per la nostra sete di musica che in qualche modo riporta in mente quanto i Truckers abbiano perso con la sua decisione di seguire una carriera solista- ma non c’è Rob Malone che ha lasciato la band dopo Southern Rock Opera ma dall’altra più della metà dei brani appartengono al periodo ‘d’oro’ di The Dirty South, il più creativo per i ‘Truckers’, e proprio per questo gli assicura un posto rilevante nella loro discografia.
Ci sono versioni alternative dove il southern e lo humor dissacratore di Patterson Hood si immerge nel country come la splendida George Jones Talkin’ Cell Phone Blues del 2002, scritta alla morte di una legenda country ma non per abuso di alcohol o di droghe, niente di tutto ciò, era al telefono con la figlia e si è schiantato con la macchina su di un ponte e Hood ci mette del suo, come al solito, "He almost stopped loving her today," per poi infierire con "Better leave that cell phone alone." Suono classico e cover di lusso: meravigliosa la Rebels di Tom Petty registrata al tv show di King of the Hill, una Like a Rolling Stone di Bob Dylan dove per la prima volta si affaccia alla ribalta la voce di Shonna Tucker, con il Warren Zevon di una torbida e chitarristica perla come Play It All Night al Vietnam della sprezzante poetica di Mama Bake a Pie (Daddy Kill a Chicken) di Tom T. Hall, slide e country quanto mai adatto per raccontare quel nuovo mondo ‘salvato dalla guerra’, luogo in cui non c’èra molto spazio per l’inattività.
Naturalmente ci sono anche delle versioni differenti come Uncle Frank dal 1998 di Pizza Deliverance che mantiene lo stesso pathos dell’originale grazie ad una brillante scia chitarristica in più che rivaluta ancora una volta quella nostalgia (gelida, senza malinconia) del tocco southern di The Great Car Dealer War, registrata per The Dirty South, classico humor dissacratore della band, alla versione di Goode's Field Road da Brighter Than Creation's Dark fino al cupo noir-blues di Mrs. Claus’ Kimono. In questa concitata e amorevole rivisitazione del passato, l’acustica Little Pony and the Great Big Horse da un bootleg del 2003 è l’unica pausa sentimentale di The Fine Print (A Collection Of Oddities and Rarities 2003-2008) e la musica dei Drive-By Truckers resta ancora una volta il modo migliore per sgattaiolare da una realtà che ha come quinte la crisi del mondo del lavoro e una televisione che tende a cloroformizzare ogni tensione.