BROCK ZEMAN ($100 Difference)
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  Recensione del  01/11/2009
    

Il ventisettenne canadese Brock Zeman sembra non aver pace se non sforna un disco all’anno, ma stavolta recupera il caratteristico spazio-tempo degli esordi di Cold Winter Comes del lontano 2003, il ritmo sale –slow rock notturno con sprazzi di energico roots- e si allontana dagli ultimi lavori, troppo anomali e annoverabili in quel limbo estetico della tiepidezza senza infamia e senza lode.
La penna è sempre tirata a lucido come il senso della melodia, e i temi dell’incedere del tempo e del potere coesivo della memoria nelle relazioni tra esseri umani stavolta preferisce smussarli col rock fin da Train in Me accompagnato dalla chitarra di Dan Walsh (Fred Eaglesmith band) e da Blair Hogan al basso. Marchiato da una voce rasposa, notturna, resta fedele alla chitarra acustica in Picture of You e Ain't Nothin', ma mentre con una mano prende il volto dei sentimenti e con l’altra si affretta a rivestirla di un gusto compiaciuto per la dolce ballata, gli squarci elettrici non lasciano stavolta il tempo ai detrattori di aprir bocca anche perchè il pastoso roots della splendida 10 Day Rut e i riff di Length of Your Chain o di Plain Wild improvvisamente divorano tutti i tempi morti dove Brock Zeman vive, soffre, e si dispera.
Ma sa anche prendersi in giro, scivolare con maestria sulla canzoncina che viaggia spedita a tutta birra della ‘sexy’ Girl With a Gun dove il country diventa un moto vitale per un ballo scatenato come quello di una adolescente o la disamina colorita della strampalata Killer in the Corn, ma per il resto le canzoni di $100 Difference sono immerse nel whiskey di bar fumosi di città lontane dalla luce, e il suo peregrinare per la Mocassin Road e lungo la deliziosa All These Roads non fanno parte solo di una scenografia ma Brock Zeman sceglie di rappresentare il suo stato d’animo con una freschezza che sorprende ancora di più perché ricorre a schemi già frequentati altrove come ben delineano nel finale la dolce ballata di Keep Movin' e la trascinante Once Upon a Saturday Night.