MARK McKINNEY (Middle America)
Discografia border=parole del Pelle

     

  Recensione del  01/11/2009
    

Get it On un debutto con luci (country-roots texano) ed ombre (mainstream commerciale), che hanno portato successo ma non hanno smosso più di tanto le acque, anzi dall’ascolto di Middle America sembra che Marc McKinney abbia scelto il lato dove non batte il sole del Lone Star State. Non è che si possa rimproverare al 'texano' la sua scelta, Middle America resta un disco vivace, abbraccia ad ampio raggio il sound radiofonico che gli garantiscono un risultato finale comunque coeso, che segue un certo ordine e coerenza stilistica e l’avvio con On the Run inquadra bene lo scenario: schitarrate che alzano sì la polvere ma resta a terra un country made in nashville.
Trouble, When You Get A Chance ma anche la stessa title-track evidenziano che fare il songwriter gli riesce bene, le carte se le gioca tra la dura situazione economica americana e quella mondiale, riesce a guardare in faccia la gente che cerca di risolvere i problemi del quotidiano fatta di persone che contano solo nella forza delle loro braccia e d’altronde la cultura americana è piena di eroi solitari, a volte scelgono di esserlo in nome di un’onnipotenza presunta, a volte perchè vi sono condannati.
Comunque sia Marc McKinney sa descriverne il confronto-scontro fra individuale e sociale ma purtroppo sceglie troppo il country piglia-tutto: soldi-pubblico-tv-radio e resta così nel mezzo, tra rockacci in palla come Highly Recommend e Trouble ad ibridi radio-roots accettabili come Wasting Time, ma prevale l’intensa passione spalmata tra Long Night Coming On interpretata come un autentico countryman alla prima in un tv-show, e di sicuro Sleeping Alone Tonight finirà nelle charts e non solo a nashville con tanto di orchestra nelle retrovie!
E radio-hit come As Good As It Gets, Safe Place, When You Get A Chance chiudendo con In Country Line dove compare l’amico Kevin Fowler che porta i rumori di fondo, armonica e chitarre ruspanti del Texas che purtroppo Marc McKinney sembra aver messo in soffitta. Middle America appiattisce troppo il suono e qualche solo arcigno non salva un bilancio deludente per un disco che comunque nel supermercato globale del country troverà il suo posticino!