PATTERSON HOOD (Murdering Oscar and Other Love Songs)
Discografia border=parole del Pelle

          

  Recensione del  01/11/2009
    

Si sente finalmente -dopo un esordio acustico- in Murdering Oscar and Other Love Songs l’impronta della band dei Drive by Truckers che Patterson Hood chissà perché aveva tenuto nascosto nel suo primo disco, errore che non ripete al secondo tentativo e sebbene non siano -anche stavolta- canzoni nuove di zecca (risalgono a due differenti periodi della sua vita, incise su nastri che hanno almeno dieci anni) le caratterizzazioni sulla vita umile di persone normali oltre ad essere attaccate a sogni che resteranno tali si intingono nello humor nero di matrice southern&rock, la ballata non scompare del tutto ma stavolta è circondato da uno stuolo di amici, tra cui il padre, e la sua mitica band.
Il disco resta comunque personale perchè ruota intorno alla sua voce, alle sue storie, alla sua vita in Georgia, al matrimonio, con 13 canzoni sanguigne, oscure e nervose, dove si sorride poco e la cupa title-track, ispirata dal cinema di Woody Allen quello di Crimini e misfatti, sguazza nelle tenebre come Walking Around Sense, Grandaddy e Heavy And Hanging che riflettono il suo passato –quest’ultima scritta alla morte di Kurt Cobain-, alla splendida Pollyanna la canzone con più anni sulle spalle scritta da Hood nel periodo del suo matrimonio, southern e slow-rock a braccetto che sebbene si trascini tra le contraddizioni delle vita di coppia porta una flebile aria di speranza nelle sua oscurità.
C’è poco da stare allegri in un popolo come quello Americano da sempre abituato e costretto alla paura, il padre che tiene stretto tra le sue braccia il figlio nella dolce malinconia di Pride Of The Yankees ha la stessa paura degli indigeni da parte dei Pellegrini appena sbarcati sul nuovo continente, o la paura dei propri connazionali durante la guerra civile che ha sempre la stessa faccia comunque la si volti nel tempo, The range war, alla paura del melting pot attuale che incute terrore come la tranquilla vita domestica dei sobborghi metropolitani di Screwtopia, rock ballad sempre più scure e affascinanti come la stessa Belvedere ma mostrano anche il lato più trasgressivo di Hood, adorabile in She’s a little randy e lo si immagina sorridente e felice nella deliziosa I understand now.
Parentesi agreste, scelta perfetta per dar sfogo al suo delicato senso dello humor in Shes A Little Randy and Foolish Young Bastard concludendo con l’amore della meravigliosa Back of a Bible, tra l’essere e l’apparire, il sogno di un ideale si materializza nell’amore per qualcuno che poi sfuggirà e si nasconderà altrove. Murdering Oscar and Other Love Songs sceglie il sound dei 'Truckers che più Truckers non si può, un terreno ancora musicalmente enorme (per il bene delle orecchie, e del cuore).