GWYN ASHTON (Two Man Blues Army)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  01/11/2009
    

Ecco un chitarrista a cui piace collezionare Grammy Awards, Gwyn Ashton da Adelaide, dalla lontana Australia, nel corso degli anni ha costruito una solida reputazione a base di virtuosismi e performance on stage tutte riff e sudore sempre in compagnia del batterista Kevin Hickman, dal soprannome che la dice tutta ("Killer"). Nuovo disco, Two Man Blues Army, sempre blues arcigno e potente ma anche tanto rock che la voce possente tiene in equilibrio anche quando Ashton decide di isolarsi in un alternative blues tra lap-slide e armonica. Dischi del genere non possono che essere autoprodotti, arrangiati e suonati da soli -compresa la strumentazione, dal basso alla chitarre, ma andando oltre, coi cori su She’s So Shy e There Goes Love.
Viva il mercato indipendente… La storia –viaggiando veloce- lo porta da Adelaide nel Sud dell’Australia dove agli inizi degli anni ’60 prendeva in mano la chitarra a soli 12 anni e ai 16 era in giro per festival, bar e ogni possibile manifestazione a rock ‘n roll. Tornato a Sidney negli anni ’80 ha messo su la band ed iniziato a girovagare tra collaborazioni e partecipazioni ed ha registrato nel corso degli anni, dal 90 al 2000, i suoi primi 3 dischi saggiando il successo dell’Europa che gli ha garantito molti tour in Inghilterra.
Two-Man Blues Army è ancora una volta amore vero per il blues, quello autentico, molto suggestivo fin dalla strumentale di Meltdown At The Hoo che apre il disco, una cascata continua di note che in modo sotterraneo e profondo da Break in poi portano alla deriva personaggi, caratteri, situazioni, dinamiche narrative che reinventano i fasti del rock-blues lungo le sponde del Mississippi in un vortice delizioso da Million Dollar Blues (in doppia versione), alla pastosa e torbida Cross Road Blues che ti tira giù negli inferi nella splendida Mad Dog dove è difficile sbirciare al di là del proprio naso. Classici come All Over Now, False Accusations, Outside Woman Blues forse non diranno molto in originalità, ma sono suonate come Dio comanda e poi quando imbraccia solo chitarra e delta blues i sogni e il futuro di Junior Got A Blade aggiungono un po’ di pepe a Two Man Blues Army che tra la schiettezza di Ain't Nobody's Fool e l’ipnotica One Way Ticket To The Blues fanno di Gwyn Ashton un paroliere niente affatto banale che con la chitarra arriva sempre dritto al bersaglio.