È davvero uno spaccato della provincia rurale texana
Small Town Life, titolo perfetto per questo road country-smoke dei
Ragged Company, un disco dell’animo che si crogiola un po’ troppo nei sentimenti ma riesce a miscelare il coraggio di non sottrarsi al romanticismo, agli squarci ruspanti e fumosi che descrivono bene l’angoscia e la gioia, che alla fine corrono sugli stessi binari, sulle stesse ruote.
L’ascolto di
Small Town Life è come la riscoperta di un paesaggio, di un panorama e di una strada che può mitigare i turbamenti e le insoddisfazioni metropolitane, canzoni che servono a ricordare che la denudazione di noi stessi può riportare alla vita, anche se solo per un tempo determinato, come alla malinconia della raggiante e splendida rock-ballad di
Lost -con Ryan Wimbish voce e chitarra appoggiato dai riff di Gary Eulenfeld- preme chiarire che vagabondando senza una vera meta nelle polverose strade del Texas, proprio quando pensi di esserti perduto e rischiato la vita, finalmente trovi ciò che cercavi e il compimento dei tuoi desideri.
Anche il roots di
I’ll Have to Wait si contorce nella tristezza, ma è la qualità della tristezza che fa la differenza, palpabile e sincera come la bellezza della stradaiola
Blue Eyed Girl e i paesaggi delle highway così distanti, ma così intensi, comunicano un senso di equilibrio a rivelare il “reale” fascino di quella terra, così lontano dal degrado delle nostre case e dei nostri quartieri finti-borghesi. Piccola perla rootsy che si intreccia ai segnali di classicità rappresentati dall’uso del violino e soprattutto di piano e tastiere che compaiono nella vivace
So Long e nella morbida
Best Friends, ma evidenziano anche che si tratta, in poche parole, di una ricerca di un suono non atto a ridurre le diversità dei generi ma solo ad allargare l’orizzonte delle differenze che l’alcolica, fumosa e meravigliosa
Booze Cruisin tira in ballo aprendo un finale senza sbavature.
Da
I’ll Stay ballata elettro-acustica convincente, al rock tutto texano di
Weekend Song, ad
Hometown che funziona eccome, raccontata tra drugstore, motel, chitarre e i ricordi della colazione la domenica mattina, ricordi di casa mentre Ryan imbraccia la chitarra acustica per chiudere con la ballata di
Late Night Romeo.
Small Town Life è come un bagno, un momento di ozio, una passeggiata nell’arida e accogliente campagna texana che emana quel senso di libertà fuori dal tempo cui bisogna attaccarsi quando vivi nel patetico conformismo (davvero raccapricciante) che ci circonda.