61 SOUTH (61 South)
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  Recensione del  01/07/2009
    

La strada è di quelle giuste, quelle che si perdono all’orizzonte tra le più veloci, nelle montagne della Pennsylvania proprio sulla 61 South ci trovate una southern blues band che ama correre tanto che difficilmente riuscirete a vederla, la scia è tutta fumo più che polvere perché si parla di un suono potente come quello della steel guitar che non smette mai, per 11 canzoni.
I 61 South sono un terzetto di ragazzoni (intendo come età, artisti che suonano da una quarantina di anni) composto dalla ruvida batteria di John Goba, il basso di Kate Koch e la steel guitar infuocata (come la sua voce) di Sterling Koch. Blues signori, di quello classico che si riannoda agli stilemmi dei Z.Z. Top e che non lascia respirare, ti schioda dalla poltrona con una scossa che sentirai fin dalle prime battute della splendida Let's Work Together, il collo avrà voglia di ciondolare mentre i colori sudisti e il fascino ritroso della jam rafforzano la melodia rozza, ma efficace, di 61 South che tira in ballo il significato della parola frapponendolo alla fotografia di una vita quotidiana spenta dalle responsabilità e dai doveri, necessari quanto il blues.
Difficile smussarlo quello di Further On Up The Road, ruvido a scosse alterne con un solo centrale magnetico che o lasci entrare in circolo o cambi traccia in fretta, niente congetture qui si ‘masticano’ le chitarre come descrive la dolce armonia di una deliziosa Kiss The Blues Goodbye, le porte della fede hanno i bagliori di un rock-blues che strappa il sorriso come 12 Gates To The City, tornando al classico per Everybody Wants To Go To Heaven ma i riff restano ipnotici anche a passo lento e spazio alla jam che dopotutto è il piatto forte di 61 South.
Ancora un bel blues corposo con Mean Old World, le tinte sudiste dell’incantevole You Got To Move impreziosiscono e sposano il paesaggio, la voce di Sterling è quello che ci vuole per far risaltare la melodia delle parole mentre i 61 South viaggiano senza intoppi e Shake Your Hips rincara la dose per la gloria dei Dixie che aleggia nell’intro della sinuosa Made It So chiudendo in gran spolvero con altri due rock-blues di gran qualità, da Blues Have Got To Go alla dottrina di Bluesman For Life.
61 South, la strada per chi ama le chitarre.