LUNDEN McGILL (This is Where I Hide)
Discografia border=parole del Pelle

  

  Recensione del  01/06/2009
    

È cresciuto a Houston ma le storie urbane sembra volerle lasciare fuori dalla porta dello studio di registrazione, This is Where I Hide riflette il suo desiderio di fuga dalla città baciando la country music nella concezione di una vita semplice in periferia, quella texana ovviamente. Sceglie la ballata elettrica per raccontare le sue osservazioni con l’amore della fede e con quel senso di smarrimento che attanaglia il quotidiano, violino dolce da una parte set acustici per dispiegare il suo songwriting dall’altra con quel pizzico di elettrico per descriverne il viaggio e la ricerca della strada maestra.
Molto spirituali i suoi testi che si avvicinano ai concetti cristiani cercando di addentrarsi nella definizione della parola e lo fa sulla sua pelle, analizzandone gli aspetti più intimi della ricerca di un Dio tanto da suggerire a chi ama etichettare la musica, la definizione ‘musica cristiana’ ma è solo musica, new country(?) che non disdegna il pop, stralci roots e dolci ballate elettro-acustiche come l’apertura di These Corners dispiega in toto.
Melodie avvolte dal violino e dalla pedal steel con la slide che spunta in Here To Stay sempre infarcita da spunti alla chitarra molto interessanti, Walk Away è più elettrica, strizza l’occhio alle radio e compaiono tastiere ma il rock prende piede e Lunden se la cava e sembra proprio essersi allontanato da Houston ma anche dalla periferia texana perché il piano che apre This Night si appoggia al violino per costruire una malinconia notturna e metropolitana, la stessa della struggente Botton Land.
Lunden McGill non ama i recinti e quando può si allontana a prendere una boccata d’aria, il mandolino e il violino della piacevole My Own Hands lo avvicinano al country mentre i riff hanno il rock nelle corde, la bellezza di The Reins è tutta nella sua capacità di amalgamare questo mix di suoni, The Way I Am è una ballata elettrica molto suggestiva ritorna verso casa con i giri acustici di When I Get Back e suggella la sua scrittura con la splendida e solitaria Mercy At My Feet. Non è certo Texas Music doc ma This is Where I Hide ha canzoni di qualità che permettono a Lunden McGill di trovare posto nella famiglia dei songwriter texani.