Molto apprezzato nella scena di Atlanta dove lavora da diversi anni, un’interessante singer/songwriter
Ralph Roddenbery che se deve descrivere il suo ultimo disco
For So Long preferisce un approccio filosofico a tanti possibili giri di parole:"
è come il disegnare la storia di un sogno che diventa realtà, una lunga ricerca anche spirituale ma fondamentalmente un messaggio d’amore". Le somiglianze vocali con Cat Stevens sono palesi, la creatività accostata al suo modo di scrivere e alla capacità di trarre il massimo dai suoi racconti sono solo farina del suo sacco, passa con disinvoltura dall’americana al rock, a brani più introspettivi che trovano le atmosfere adatte su questo nuovo disco dopo una lunga parentesi con un paio di album live.
For So Long mostra in apertura una freschezza invidiabile,
She Gets There scorre via trascinata dal vento, come nelle giornate primaverili i pensieri sembrano perdere consistenza, ci si concentra su piccole cose e si cerca di tenersele strette perché non durano e i riff caldi sul chiudere aiutano a svagarsi, facile immaginarselo in un pomeriggio caldo con la sua squadra su di un palco a suonare, d’altronde il motivo per cui è sempre lontano da uno studio di registrazione è evidente, il clima corale anche di
Get Up Off Your Hands e di
The Waves sono l’ideale per cantarle alla folla.
La stessa
Paper Doll in a Forest Fire seppur con calma si stacca dall’anonimato grazie alla sue chitarre, e la pioggia e l’aria malinconica disegnata dalle parole restano sul fondo ma necessarie per la ricerca della melodia vincente che trova la strada giusta in
HDL Walkin, rock e americana i piatti preferiti e li sanno scegliere con cura, 14 ben confezionati che vedono una
Take the Time, elettro-acustica a due voci e seducente, alla trascinante title-track, piccola perla rootsy perfetta on the road quando lo stereo richiede non solo la benzina per correre a tutta birra e dove la telecaster non manca mai di illuminare il tragitto.
Anche quando la
Ralph Roddenbery Band sceglie di descrivere la quotidianità e il lato più introspettivo, mostrano tutte le loro qualità, sulla voce di Ralph poggiano la melodia e
Life si spiega con quell’aria solitaria e pensierosa trovando le corde giuste ed ancora una volta riescono ad avvolgerti nella loro musica,
I Know You’ll Find più elettrica ma anche
Sir William’s Garden ha delle felici intuizioni, scanzonata alla ricerca di qualche appiglio per tirare avanti mostra passaggi di indubbio spessore.
A chiudere se con
Fix Myself siamo sulla strada giusta, rock, whiskey, Tequila e una bella melodia bastano eccome per allegarla al resto di For So Long, ma anche se la benzina è oramai finita
Sound of the Day e
As Good As You Look sanno ancora come illuminare la parte finale di un disco sempre caldo come il sole e tra rock, riff e americana la
Ralph Roddenbery Band è pronta a tornare on the road a suonare e a far divertire.