MIC HARRISON AND THE HIGH SCORE (On the Right Side of the Grass)
Discografia border=parole del Pelle

     

  Recensione del  01/03/2009
    

Il clima da Sabato sera da bar-room tipico della scena texana accoglie a braccia aperte Mic Harrison e la sua band degli High Score, che guardando con dovuto distacco ai poster dei defunti V-Roys sprigionano in una breve, ma intensa, scorribanda di una mezz’ora un concentrato verace di roots, country e rock (più continuo rispetto al precedente e positivo Push Me on Home) e chiunque trovi nei boots, whisky e chitarre fumose un modo di essere e uno stile di vita, allora alzate lo stereo!
Dal West Tennessee, dove è cresciuto, conserva ancora le amicizie che hanno contraddistinto la sua storia musicale recente, perchè da quando ha deciso di lasciarsi coinvolgere dalla forza degli High Score (ovvero il ritrovato Robbie Trosper dopo l’esperienze nei The Faults, Brad Henderson e Vance Hillard) le belle sorprese, in fatto di musica, sono iniziate a venire a galla e come aggiunge lo stesso Harrison a proposito delle nuovo lavoro: “feel-good record”. Come dargli torto, eccitante come i raggi del sole di prima mattina, On the Right Side of the Grass tra perdenti e dannati, che lavorano troppo, bevono come spugne e con l’aggravante di una palla al piede pesante come può esserlo una donna al proprio fianco e in aggiunta sbagliata, c’è bisogno di far baldoria e con il country dalle tinte sudiste il disco scatta veloce sin dall’apertura con la saltellante e suggestiva disamina di Satan Lives in Arkansas, il rockaccio country è tutta riff con una coda tra cani che abbiaiono a dir poco deliziosa, country pimpante da road house per le disinvolte He Gets High e Leaving Gibson County, quest’ultima ripescata dal passato dei V-roys che l’avevano accantonata, procede con il freno a mano tirato ma solo per qualche istante, il tempo necessario per accordare le chitarre.
Ballata di spessore è Sawdust, slow-rock dalla melodia vincente che si irrobustisce all’improvviso e gli scatti nervosi sono un’arma vincente anche per Callie tra whisky e armonie sempre avvolgenti. Pausa introspettiva per l’acustica Long Way from Heaven, solo chitarre acustiche e la voce di Mic, ma la sosta è di quelle che servono a ricaricare le pile perché con il roots splendido di Crazy Eyes si torna all’elettrico e la guizzante Never Gonna Drink Again tra boots e whiskey è uno spasso e sembra davvero tornare con i ricordi in uno dei tanti locali sparsi per il Texas. Classico slow-honky tonk per I Get Booze, corale e piena di fascino ma il finale è pieno di sorprese dal piano di Michael Webb ecco la sentimentale Cross The Holston e la pedal steel di Brock Henderson nella contagiosa Back To You. On the Right Side on the Grass è uno di quei di dischetti che gireranno spesso nel lettore cd a chi non può farne a meno di country verace e riff taglienti. Texas style grazie a Mic Harrison!