LEAVING, TX (Anywhere on Good Roads)
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  Recensione del  21/04/2007
    

Non hanno lasciato scorrere nemmeno dodici mesi al debutto di 100 Miles to Sunday ancora in classifica, che l’hanno cosparso di polvere con questo delizioso seguito Anywhere on Good Roads, altra dozzina di agresti scampagnate country-roots. I Leaving, Tx arrivano dalla scena di New York dove hanno fatto incetta di premi (disco, voce e songwriter nel 2007), osannati dagli sponsor con in prima fila la Budweiser che li ha cercati e ‘obbligati’ a partecipare ad una loro compilation, con viaggio promozionale incluso in tutto il paese ma di chilometri ne hanno abbastanza sulle spalle e molti altri se ne aggiungeranno almeno a sentire le canzoni proposte in quest’ultimo Anywhere on Good Roads.
Nati nel 2004 dall’idea di Chris Patterson, il loro alt. Country ruota abbastanza intorno al whiskey, le parentesi riflessive immerse tra fumo e alcol si sprecano, adagiate sul clima di fondo sempre avvolgente e allegro: bella la voce tra telecaster e pedal steel dietro una band solida, amano il country dal sapore tradizionale e lo mischiano perfettamente all’americana: dall’honky tonk di fondo della ruspante State of Mental Health, la strumentazione mostra tutta la sua variegata lista con refrain guizzanti e melodia che rivestono la splendida Be my Guide.
Country di grana grossa nella corposa Father’s son, suono armoniosi e solari in Masquerade prima di affondare in(nel) Whiskey che rallenta il passo, necessario perché la slide accompagni un viaggio fatto di storie e ricordi tipici da country song, i riff non mancano nemmeno nella dolce rootsy ballad Hard Luck Story per tornare a bere in compagnia e a risallarsi nella morbida e deliziosa Drinkin’ Again.
Viaggia sbarazzina la brillante One more Seven un po’ come tutto Anywhere on Good Road che decolla nelle tracce conclusive quando si aprono gli spazi per la parte elettrica e anche se tratteggiate da chitarre solitarie legate al guinzaglio portano comunque addosso il clima del Texas: Lies indurisce leggermente i riff, una slow-rock ballad di pura bellezza per continuare sulla stessa linea d’onda con la splendida Next of Kin mentre il suono della strada introduce una Winter magnetica per chiudere con For Years, voce e riff quantomai seducenti. Anche nella grande mela splende il sole del Lone Star State grazie ai Leaving, Tx.