Ai fan texani
Dan Baird piace, non per essere stato voce e chitarra nei primi anni ottanta ad Atlanta della rock band dei Georgia Satellite, 4-5 dischi all’attivo credo (e non è che mi interessi più di tanto!) ma per essere parte vitale della
The New Row Mob band del ruspante e gagliardo
Trent Summar e dei scapestrati The Yahoos.
Ebbene fin da allora Dan svolazzava da una parte all’altra dei generi musicali con partecipazioni, dischi e quasi sempre lasciava la sua impronta, che diventa indelebile quando riacciuffa alcuni vecchi amici (Warner Hodges degli Jason & The Scorchers, Keith Christopher degli Yahoos) nella Homemade Sin e sforna questa piccola perla di disco. Bello scoppiettante, non c’è che dire… Sentire l’attacco di
Two for Tuesday: "
I'm in love with this road, I'm in love with this car, I'm love with this radio station playin me some CCR" ma andando per ordine le sonorità avvolgenti di
Damn thing to be done mettono subito di buon umore, annunciano che ci sarà da divertirsi,
Crooked Smile indurisce il suono, entrano in gioco i riff chitarristici che diventano corrosivi e il disco decolla specialmente quando le note della splendida
Runnin’ outta Time si diffondono nell’aria.
Trascinante, tutta di corsa con il volume a palla come se ci trovasse su una decappotabile lanciata sulle highways americane, poco conta che a viaggiare sia soprattutto la fantasia, l’importante è correre e insieme a Dan Baird & Friends ci si riesce. Rockacci come
I Can do Without You,
Just Can’t Wait,
Oh no There She Goes e
Cryin’ to Me sono spassosi, irriverenti e chiassosi con qualche leggera linea pop, quando diventano più seri vengono fuori o canzoni dolci come il miele, piene di una melodia che impiegano un niente a conquistarti come in
Lazy Monday e
Champagne Sparkle o canzoni nervose e intense costruite con pochi fronzoli, tanti riff, rock secchi e basta,
I Know what it’s Like,
She Dug me Up e
Well Enough Alone.
Un bel clima, tipico da festa e
Dan Baird & Homemade Sin non poteva che chiudersi in allegria con la raggiante
Hellzapoppin’. Alzate il volume dello stereo e dimenticate tutto il resto…