Un grande songwriter come lui non poteva mancare all’appello di un disco dal vivo, di certo non poteva eludere i continui successi delle sue esibizioni, quindi
Sellout : Live at Dan’s Silver Leaf è la perfetta location per
Max Stalling. Lui ha scelto Denton, sempre nel Texas, ma meno luccicante di tanti altri altri simboli della scena musicale del Lone Star State, così un’altra città si aggiungerà al nutrito numero di location perchè in quel luglio del 2005, Max ha regalato al nutrito pubblico al seguito, una delle più belle nottate che si possono auspicare nei cieli del North Texas.
Non volano facili parole, vola la sua splendida carriera musicale di un singer-songwriter che da sempre tocca il cuore con le sue note, un disco che è una piccola gemma, leggero come la consistenza del piccolo dischetto di plastica che avete tra le mani, che è quanto occorre per mandare al diavolo la tristezza e i cattivi pensieri immediatamente. C’è la salvezza nelle sue canzoni, e l’atmosfera della serata è calda e avvolgente come merita il suo genuino country-folk-rock: per mettere in chiaro le cose ecco che ad aprire lo show ci pensa la splendida
Wide Afternoon, la band entra gioco e le chitarre elettriche e acustiche saranno la ciliegina sulla torta.
Come sempre live le canzoni acquistano una luce leggermente differente, prendete la ruspante
I-35 che con il pubblico caldo di casa ad incitarlo diventa bollente e assai ruspante con
Fermented Evenings dal suo album di esordio del ‘97. Poi ci infila un’inedito coi fiocchi,
6x9 Speakers, un bel rock country chitarristico che annuncia un futuro sempre glorioso, ritornando al suo debutto con una ballata che ha fatto storia, parlo della meravigliosa
Sparks tra Mexico e Texas, accompagnato dalla magnetica chitarra acustica di Dale Clark, viaggio di 6 minuti al confine tra i sogni e la realtà (a proposito di Dale, negli 8 minuti di
Pila Song la metà del tempo la passa a dare un saggio del suo talento).
Siamo al confine, allora si fa festa con
Bass Run, non mancano certo le ballate strappacuori come
Ain’t Falling in Love (with you Tonigth) ma lo preferisco con l’aria border che aleggia nella sensuale
Scars & Souvenirs, nel vigore roots di
Girl by The Lake, quello ruspante di
Travelin’ Lite. Tutte belle canzoni, per chiudere col botto con il rock trascinante made in Texas di
Probably Corsicana e la meravigliosa slow-ballad tutta voce e chitarra di
Drunk in Mexico on a Sunday Afternoon. Una storia colorita, una canzone, un talento -quello di
Max Stalling- e il calore del Texas che
Sellout: Live at Dan’s Silver Leaf porterà nelle vostre case.