Un EP e otto canzoni che lo stesso Todd decide di regalare ai suoi fan scaricandole direttamente dal suo sito. Ad ascoltare i suoi discorsi che inframezzano e solcano interamente
Is This Working, Todd tende a chiarire all’ascoltatore i suoi punti di vista sul suo lavoro e di certo non si prefigge di cambiare i pensieri di chi l’ascolta, ma solo per aprire la sua di mente su quello che lo/ci circonda. Allora
Peace Queer va preso per quello che è: un ep che sembra strampalato ma forse lo è veramente, dedicato di cuore al caro presidente texano accompagnandolo verso la sua dipartita tra ricordi di guerra e suggestive considerazioni.
Il suo pensiero lo narra lungo i 2 minuti e passa di
Is This Thing Working? Che è dedicata a lui anche se il cattivo a cui fa riferimento non viene mai citato e tra canzoni e metafore va avanti con il bluesy bislacco di
Is This Thing On?, la cover rivisitata dei Creedence con una
Fortunate Son notturna, aggiornata agli ultimi periodi. Comunque di cose positive se ne sentono dall’apertura con
Mission Accomplished Because You Gotta Have Faith, un bluesy che ha un certo appiglio, le scanzonate e bizzarre
Stuck On the Corner Prelude to a Heart Attack,
Dividing The Estate A Heart Attack e la strumentale
Ponce of the Flaming Peace Queer sono da prendere con le molle.
Il meglio arriva con la splendida
The Ballad of Cape Henry, una roost-ballad intensa che ci consegna un Todd Snider ispirato e in forma, quello che comunque si intravede a fatica in questo
Peace Queer che prende il titolo da una canzone dei Fugs, che non è l’ultimo lavoro di Todd Snider ma una serie di pensieri sui malesseri del nostro millennio dove ogni tanto ci infila qualche guizzo interessante, ma tutto lì, aspettando il suo nuovo disco.