SLOW ROLLIN LOWS (One of This Days)
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  Recensione del  12/07/2007
    

Pug Johnson è il songwriter e leader degli Slow Rollin’ Lows, ennesima texas-rock-band di sicuro avvenire cresciuta in quel di Fannett. Classica cover-band che tra le canzoni di Waylon Jennings fino ai Cross Canadian Ragweed hanno deciso nel 2006 di seguire l’esempio dei fratelli Kaiser (lasciare da parte un lavoro e una vita scolpita nel futuro) e prendendo in prestito il titolo di una canzone di Billy Joe Shaver hanno deciso che era giunta l’ora di abbandonare l’etichetta di cover-band e di far tesoro di quelle canzoni per scrivere One of This Days, un signor disco elettrico e ruspante.
Morbido l’attacco della rootsata molto energica di Come Around, voce nasale e molto personale di Pug e come sempre contraddistingue il suono texano, chitarre senza freni ma cura quasi maniacale della melodia. Si inizia col piede giusto, con la title-track si prosegue a vele spiegate tra roots e americana, territori elettro-acustici grintosi e certo i racconti di whiskey e i ricordi della loro terra non possono certo accompagnarsi in modo diverso. Sole caldo, canzone splendida, leggera e contagiosa come si respira in tutte le tredici canzoni: Just Wanted You to Know, ballata elettrica deliziosa sempre ad alto tasso alcolico ma con una vena malinconica, dolce per i sentimenti che attraversa e che diventano prerogativa di Your Baby, mandolino, cuori spezzati e riff contagiosi.
Bel titolo e bella canzone per Jesus Loves a Man Who Writes a Son, altro viaggio felice nella terra e nel sound Texano, tocco ruspante invece per l’elettrica Jim Bean Train, ridente e ballerina. Non ci sono passaggi a vuoto, le ballate non hanno mai tentennamenti, talvolta più ruvide e talvolta più dolci ma hanno sempre quel tocco di casa a renderle godibili, vale per Forevermore, You’re All I Need e Best Friend, mentre in territorio roots-rock il suono è perfetto: The Weekend Song, da suonare a volume alto è un manifesto della loro genuinità.
A chiudere, il gioco rilassante di So Long, la vena energica di Good Times Don’t End e la meravigliosa poesia di My Home’s Out On the Road. Il sole del Texas a portata di cd, da suonare e suonare ancora.