Il nome di
Chad Johnson anche se con il contagocce si trova sui giornali locali della scena texana e in special modo tra Lubbock e Austin, un giovane e talentuoso singer-songwriter che suona e canta country, roots insomma Texas Music elettrica ma segnata dalla scia di un corposo violino (ad i patiti dei paletti musicali la scelta finale).
Da molti anni a questa parte insieme ai Down 1450,
Small Town Talk non è il primo disco di Chad ma lo si può definire il vero esordio di questi ragazzi ben conosciuti nelle radio stations che finalmente decidono di fare sul serio con un lavoro ben arrangiato e prodotto. Band formata dall’onnipresente Bobby Bowlin Jr al violino, Jared Smith alla lead guitar, Mark Evans alla batteria ed infine la simpatica Emma Lou come mascotte…
16 canzoni sono tante ma il rischio di perdersi per strada qualche volta, specialmente con le ballate, sembrano lì pronte ad ostacolarne il passo, ma il ragazzo se la cava e la band traccia la linea guida sin dall’iniziale gioco di slide e violino di
Nothing I Won't Do, le storie della piccola provincia si spalmano lungo il percorso del disco, la vivace
Take It Anywhere,
Small Town Talk,
Her Song rappresentano le due facce del disco, roots e country da una parte, melodia e brani elettro-acustici pronti a liberare le chitarre.
Rootsate piacevoli come
Stay sono un bel sentire sempre se accettate che il violino giochi un ruolo da protagonista, ballate di indubbio fascino come
Miracle ci stanno eccome, ma
Cadillac è tutt’altra cosa, country pastoso a dir poco splendido. Cambia ritmo in continuazione e assesta un colpo deciso alla qualità del disco che la genuine ed elettriche
Back To The Wind,
Last Night (robusta al punto giusto) il country tenue di
Sad Country Song e all’amorevole
Texas Music Junkie il compito di mantenerne alto il gradimento.
A chiudere
Small Town Talk le fin troppo morbide
In the Meantime e
Big City Dreams, molto meglio l’interessante
Kelly, la brillante
Turned And Walked Away e l’acustica e passionale
Sweet Baby.