DIVORCEES (You Aint Getting my Country)
Discografia border=parole del Pelle

     

  Recensione del  10/07/2008
    

Per i fan del country gradite notizie arrivano dal lontano Canada, dalla piccola e sperduta cittadina di New Brunswick ecco comparire i The Divorcees che con una serie di ballate maschie, ruspanti country da truck stop e chitarre ben rodate prendono in prestito il bakersfield sound lo mischiano all’aria di Austin, e quello che alla fine arriva a scompigliare la nostra quiete è una brezza alternative molto interessante. You Ain't Gettin' My Country è il loro album di debutto ma devono ringraziare il video di Red Haired, Red Blooded Woman se hanno beneficiato di una certa notorietà verso i molti fan del country classico e più commerciale (alla Tim McGraw & soci, tanto per intenderci): a vedersi nominati per decine di premi nel mondo luccicante mielo-country made in nashville, Alex Madsen (voce e chitarra) deve essersi sentito orgoglioso nell’aver costruito un dischetto niente male, anche se un po’ ripetitivo –alcune canzoni sembrano che attacchino tutte alla stessa maniera- ma nulla toglie ai suoi country belli ruspanti, molto divertenti e ballerini.
Sin dalla title-track che apre il disco, ci becchiamo lungo i tre minuti un bel discorsetto sull’uso commerciale della Country Music: “You put a fiddle in a pop song and call it country/ A banjo in a rock song just ain’t right”… e così via lungo un brano delizioso e elettrico che si sposa perfettamente con la linea goliardica dei The Divorcees. Quella Take, Take, Take alla Johnny Cash, Hard Luck SOB, country puro nella tradizione outlaws (che in radio di certo non la sentiremo molto per quel son of the bi…), di grana grossa nelle pastose Red haired red blooded woman e Guess you left the leavin up to me. Non manca lo swing alla Elvis, Buck Owens o meglio alla Dwight in Watcha Gonna Do? Liriche che si fanno più incisive e riflessive nella rootsata di Rather Be In Reno e nei tocchi di bluegrass che porta con se Boonies vivere in una piccolo città, desiderare di essere qualcun’altro e lavorare solo per vivere, argomenti non da poco anche se il gioiellino del disco resta Push my buttons, country-roots perfetto per le highway soleggiate texane.
Gran canzone. C’è il tempo anche per sognare con Nearly fell solcata da una chitarra border e la infarcisce con un po’ tutti i luoghi comuni del Country (whisky, donne, problemi vari) ma la voce di Madsen mette tutto a tacere e ti rendi conti che i The Divorcees sono una band genuina (ascoltare le conclusive Dont take me home to mama e Hit the road). Tutto ciò basta eccome per farsi piacere You Ain't Gettin' My Country.