MODERN DAY DRIFTERS (The Highway is My Home)
Discografia border=parole del Pelle

  

  Recensione del  08/06/2008
    

Mentre la madre mi trascriveva l’indirizzo a cui avrei dovuto spedirle alcune foto scattate alla figlia, ovvero la cantante Kristen Kelly (leader insieme a Joe Churchill della Modern Day Drifters), in quel momento la ragazza abbozzava Down in Flames, un mio accenno sull’aver scelto una gran bella cover per aprire il concerto (ma anche il disco) è bastato affinchè la signora mi incenerisse con lo sguardo, e ci mancava poco che quella simpatica e sorridente mamma texana non mi mollasse un ceffone. Non lo sapevo che aveva co-scritto quel piccolo gioiello, io ero fermo all’immagine di Brandon Jenkins insieme all’amico Stoney LaRue seduti a trascrivere su un pezzo di carta quelle parole. Questo piccolo intoppo non ha nulla che vedere col giudizio complessivo: The Highway is my Home è un bel disco, punto e accapo.
I due vocalist hanno unito le loro avventure lungo le strade solitarie della Texas Music, formando inizialmente un duo, poi l’aggiunta di Cody Barry alla batteria, Seth Holobaugh al basso e la chitarra di Derrick Dutton (con la partecipazione della steel di Luke Bishop) hanno dato vita ai Modern Day Drifters, da Waco, Tx. Le loro storie sono un po’ come il titolo dell’album che si rifà a Merle Haggard allo stesso modo delle migliaia di kilometri percorsi lungo le highway del Lone State State. 12 brani di Americana, una cover di John Prine e rock leggeri con un’alternanza tra i due vocalist ben giocata sul ritmo e poi risentire quel gioiello di Down In Flames è sempre un piacere, dove Kristen ci aggiunge la sua bella voce e i Modern Day Drifters la colorano e la rivestano di nuova luce e non sfigura affatto nel confronto con quella cantata da Brandon Jenkins.
Il disco imbocca la strada giusta, la rootsata chitarristica di Small Town Way cantata da Joe è estremamente godibile e ruota intorno a quella che è una delle tante storie di amicizia, ricordi di piccole città di provincia. Un duopolio vincente che dona un fascino particolare a The Highway my Home, poi canzoni come Angel Dust e Shades Of Gray che sì ruotano intorno alla voce di Kirsten che le scuote al momento giusto, ma rivelano anche le qualità della band e proprio lei quando interpreta la cover di Angel From Montgomery da quel capolavoro del 1971 di John Prine, lo fa con il cuore e la chitarra di Dutton mai così sensuale rende questo brano una piccola perla.
Dall’altra sponda Joe le tiene testa con la spensierata Nature to Run, ci accompagna tra il lento incedere della graziosa Gypsy fino alla splendida fisa border di Broken White Line, tra un country ruspante e ricordi di una notte solitaria con una ruota da cambiare e la radio che non funziona… Restano la trascinante Tired Of This Town, ricordi alcolici elettrici, un brano spumeggiante in tutti i sensi, la morbida Rock Bottom e Gone, in cui Kirsten Kelly e Joe Churchill si dividono la scena. Un esordio convincente per la Modern Day Drifters.