SOUTH FIRST BAND (Like The Movies)
Discografia border=parole del Pelle

  

  Recensione del  08/06/2008
    

Si sa gli Stati Uniti sono la patria dei format televisivi più strambi che esistano al mondo che poi vengono esportati nel nostro paese: il Colgate Country Showdown non rientra tra questi programmi (ma ne esistono similari e senz’altro peggiori…) ed è un programma televisivo che furoreggia dall’altra parte del globo con più di 55.000 partecipanti in circa 600 stati, con concorsi regionali e nazionali dove tutti gareggiano avendo come scopo quello di realizzare un disco di musica country.
Con l’appoggio di 450 radio station, potete ben immaginare che riuscire a vincere una manifestazione del genere con un giro di pubblicità enorme, diventa il sogno di molte giovani e sconosciute band americane: una di questi partecipanti è stata la South First Band che ha ottenuto da questa manifestazione la possibilità di raggiungere un loro piccolo obiettivo, essere conosciuti in tutto il Texas. L’aver vinto le finali dello stato ha dato popolarità a questi quattro ragazzi (Jeff Havard è il leader, con Warren Smyrl alla lead guitar, amici fin dall’High School, Pat Overstreet alla batteria e Stephen Adams al basso) ma il loro country sa poco di Texas e contiene parecchie strizzatine alle radio più commerciali e alla fine non è che abbia fatto breccia poi tanto nei cuori del popolo del Lone Star State.
Like the Movies è un disco troppo monocorde lontano dalle terre soleggiate tra Lufkin -dove sono nati- e dintorni e sin dal singolo Wake Up Wanting Me che apre il disco, si avvertono i limiti della band, con un uso di coretti poco originali e disturbanti (che si ripetono un po' in tutte le canzoni) e testi poco incisivi (classici riferimenti all’amore che va e viene). Andrebbe meglio con le chitarre di If You Leave That Way un rock senza grosse pretese rovinato sempre dai quei cori, Something Real, intro voce e chitarra, è una ballatona rock evanescente ma che si può ascoltare come anche la seguente Me Without You e l’aria sbarazzina di Backroads non è affatto male, sembra quella di casa con chitarre piuttosto sciolte, da cancellare ovviamente l’ennesimo coretto.
Tralasciando la scialba Stars Over Austin, arriviamo alla fine(!!) con la positiva Nothing Like We Have, Back To Texas che non aggiunge molto al loro modo di intendere il rock, ma bisognava aspettare la conclusiva Ice Cold Beer (And A Cigarette) per ascoltare qualcosa di interessante: un country ruspante ed energico dove finalmente danno libero sfogo alle chitarre, puro guitar-driving su cui dovrebbero lavorare per il prossimo disco, sempre se sono interessati alla texas music…