CODY GILL BAND (Boxcars)
Discografia border=parole del Pelle

     

  Recensione del  04/10/2006
    

Arrivano da Stephenville, piccolo centro sperduto nel cuore del West Texas, dove si sono formati nel 2004 ma la loro storia è nata nei college di Dallas e non ci hanno messo troppo tempo a collezionare un disco di esordio, dato che questo Boxcars è datato 2005. Registrato ad Austin con la firma di un po’ tutti i membri della band e qualche partecipazione illustre, come quella dell’amico Cary Swinney in Love is Never Caged, a garantire il tutto la produzione di Mike McClure che aggiunge come se non bastasse, il contributo di Lloyd Maines alla steel e al dobro, Jake Akins all’armonica e Amanda Brown ai cori. La Cody Gill Band è una band solida, che sa suonare (jammano con estrema disinvoltura) e poi hanno un nugolo di belle canzoni, fresche e dirette tra rock, punte southern e musica texana.
La band è tutta nei riff di Zack Hooper e nei vocalizzi nasali di Cody Gill che furoreggiano alla grande sin dalle battute iniziali, da Retreat, un bel rock muscoloso al finto morbido incedere di Gone spezzato dalla gagliarda presenza della band per poi deliziarci con un’armonica che è come il sole della loro terra ad accompagnarci nel suo viaggio lungo la splendida Can't Let Her Go, roots e americana per un mix seducente, nel tipico sound texano. Ed è proprio lì che stazionano per atmosfere stavolta più country ma macchiate da una chitarra border in Beacon In The Night, ballatona dove all’immancabile slide questa volta il gioco è a due, con i profumi messicani, che spuntano qua e là, e sono una manna per chi l’ascolta.
Stessa aria salutare nell’elettro-acustica Drink Tonight, un roots spensierato di quelli che piacciono sin dalla prima nota. Così tra ballate rock più nella norma come Home o più riuscite In The Middle, e quelle più morbide come la deliziosa Song For You, la Cody Gill Band ci infila una My Place che riporta Boxcars ai livelli iniziali, un trascinante rock alla Mike McClure tanto per intenderci, chitarristico e sbarazzino.
Gran bella canzone. Sempre a chi piacciono le chitarre, di quelle che non hanno attimi di pausa, allora avanti con Love Is Never Caged, bella possente specialmente nel finale e Take Back, pura goduria elettrica. A chiudere si torna in Texas con la roots-ata di Ryan’s song, un brano di una bellezza contagiosa, meraviglioso se gli aggiungiamo i riff della granitica Buckle Bunny. Gran bel disco Boxcars.