La sua casa è New Braunfels, lì
Zack Walther e i Cronkites sono amati. Quando ad esempio lo scorso mese di Marzo sono andato a vederlo suonare, l’atmosfera era quella di un gran bel piccolo paesino di provincia, quella americana ovviamente, dove tutti conoscono tutti e tutti cercano di aiutarsi e poi 500 persone ad ogni concerto da quelle parti sono davvero tante.
La Gruene Hall poi, effettivamente è il luogo ideale per ascoltare la sua musica, potente, tra americana e rock alla texana. I Cronkites fanno il resto e ben supportano la voce calda e forte di Zack, un misto tra Pat Green ed Eddie Vedder, più versatile del primo e più armoniosa del secondo. Naturalmente ci sono le canzoni, sulla vita, l’amore, senza dimenticare la parte autobiografica, quella di un musicista di una band sconosciuta. Gran songwriter, nessuna banalità o strizzatina ai luoghi comuni poi Chris Comptom alla batteria, Mel Nolte al basso e Luke Leverett alla lead guitar contraddistinguono la dinamica sessione ritmica dei Cronkites tra virtuosismi e riff potenti che non vanno mai a spezzare la melodia che è dopotutto la loro arma vincente.
La sera del 5 giugno dello scorso anno,
Zack Walther & The Cronkites hanno inciso il loro primo dal vivo,
Live at Tavern in the Gruene, dopo un ottimo Ep (
Death of Rodger: Vol. 1) che aveva lasciato una bella scia di interesse e curiosità per un l’album successivo e non ha certo meravigliato il fatto che al secondo disco si incida un live, in Texas è del tutto naturale.
A casa propria, davanti al proprio pubblico tutto è filato liscio (lui comunque non è un novellino, ha suonato nei Rodger Wilco per 5 anni registrando 3 album), alla serata hanno partecipato inoltre Ron D’Argenio alle tastiere, Deric Garza alla chitarra acustica e Claire Cunningham al coro.
Il risultato è notevole, ne si può apprezzare tutta l’energia e la loro voglia di suonare: tra rock vivaci e chitarristici
So easy,
With you in Rome,
To Get to you ai punti più alti del disco (difficile trovarne, ma solo perchè è tutto
Live at Tavern in the Gruene ad avere un livello qualitativo notevole) comunque sia ecco la bella
Which way to Run giocata tutta sulla voce di Zack a nuovissime incisione come
Get Up, una rock ballad deliziosa, e
Our Corner che fanno intravedere un futuro roseo per la band fino alle ben note
Spinning Away e
Can you Hear me now, splendide, di quelle canzoni che hanno una marcia in più.
Non mancano ballate cantate con il cuore,
Middle of July al duetto di
Wrapped for me con con Claire Cunnigham a un paio di cover molto azzeccate riviste alla maniera di Zack, dalla trascinante
I’m In di Radney Foster ad
Instant Karma di John Lennon, ruvida e sempre bella da cantare. Che altro aggiungere per
Zack Walther e i suoi Cronkites, comprate questo disco!!