NO JUSTICE (Live at Billy Bob's Texas)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  16/11/2007
    

Se vi piace la Texas/Red Dirt Music allora non dovete perdete questo splendido CD/DVD, purtroppo in versione assai limitata, dello spettacolo registrato in uno dei più famosi locali del Texas (a Fort Worth) dei No Justice. Arrivano dalla piccola Stillwater nell’Oklahoma terra di artisti come Jimmy LaFave, Cross Canadian Ragweed, Mike McClure e Stoney LaRue, una classica band da 200 date all’anno, potenti country-rock venati di Southern (loro la definiscono “rock music with country lyrics”) che avevano contraddistinto l’esordio di Far From Everything del 2003 e del successico No Justice del 2005. I leader sono Steve Rice e Brandon Jackson, voce e chitarra, poi c’è Joe Trevino al basso, Jerry Payne alla chitarra e a chiudere il southern sound della batteria di Armando Lopez.
We’re all definitely good friends,” dice Jackson, “We’re like brothers sometimes. We’re around each other so much.” E si sente eccome la loro amalgama in questo disco del settembre dello scorso anno, il loro primo disco live dopo solo 2 dischi da studio (ma in Texas è piuttosto naturale…), che appartiene oramai ad una assodata serie di registrazioni al leggendario locale che ha visto aprire i battenti nel lontano 1910: Never Come Back che apre lo show e Bend But Don’t Break tratte ambedue da No Justice come la maggior parte delle canzoni di questo live, sono l’essenza del loro modo di intendere il southern rock e il red dirt sound: sudore, pochi fronzoli e spazio alla chitarre e se poi la carica del batterista Lopez è di quelle che non passano inosservate, beh tutto ciò è strada fertile per i No Justice che sono a proprio agio sul palco proprio come veterani (nel mezzo da ricordare By My Side tra nottate solitarie e difficili, bella come Don’t Walk away che giocano sul piano della melodia e della potenza).
Shakedown on 9th Street invece è un nuovissimo brano che ha catapultato il singolo e la band di corsa nelle charts texane, un pregevole southern rock poderoso dove Steve Rice urla e le band non è mai stata così ruvida, segue Red Dress che si interroga su ciò che più di tutto attanaglia l’uomo e che in questo caso affida alla strada la risposta giusta: togliersi dalla testa il proprio amore ed essere liberi o stare con la donna che si ama. Dilemma della vita… noi nel frattempo ci gustiamo questo rock secco e chitarristico. Arriviamo alla prima delle due cover scelte dalla band, Spinning Wheel, della Bobby Montgomery band (band delle loro parti, Stillwater) sempre robusto e trascinante fino alla più nota Horseshoe Lake di Todd Snider mai così bella e in linea col pensiero della band: la vita per alcuni uomini è composta sempre più da domande che da risposte.
Ci avviciniamo alle battute finali, c’è tempo per tirate un po’ il fiato con Who I Want to Be, ma si ritorna in carreggiata con il bel rock di Circles mentre il compito di chiudere spetta degnamente a The Toast da Far from Everything il loro primo album, tra smokin’ guitar solos e ricordi. A tal proposito, anche la visione del DVD assicura interesse e lascia un’ottima impressiona regalando ai fan delle chicche e bonus tracks.