TYLER McCUMBER BAND (Catch Me)
Discografia border=parole del Pelle

  

  Recensione del  16/02/2008
    

Dal South Texas arrivono queste cinque “furie” capitanate dal leader front-man singer-songwriter Tyler McCumber che tutto è tranne un ragazzino. Un vero texano che da anni e anni non fa altro che suonare tra clubs, feste private, party, manifestazioni locali e anche quando la musica centra poco con la serata organizzata, chiede un piccolo spazio per poter cantare e nessuno mai si è rifiutato (ascoltate la sua musica e ne capirete il motivo).
Un tipo particolare, ma dopotutto è questa l’anima della Tyler McCumber Band, alta gradazione energica e una popolarità indiscussa tra il pubblico texano (nello show radiofonico alla The Back Porch Radio ha avuto più di 6 milioni di ascoltatori nello scorso aprile). Ha lavorato nell’industria del bestiame, ha vissuto tempi non certo spensierati ma pieni di difficoltà, con la musica la sua sola ancora di salvezza: scrive avendo nel cuore Ray Wylie Hubbard ma la band la si accosta a quella di gruppi consolidati e tosti come lo possono essere i Cross Canadian Ragweed e Mike McClure che lo conosce bene e dice di lui:“One of the realist people i have ever met with a real voice of distinction.”
In effetti quando canta si sente che crede in quello che dice, le vive quelle note con una sincerità che la sua voce bella e granitica evidenzia fin dall’attacco iniziale di White Trash Farm. Il disco è stato produtto dallo stesso Mike McClure ed il risultato finale è notevole: un combo da sballo di Roots-Southern, Rock e Red Dirt Music. Catch Me è stato registrato in Oklahoma negli Dirtybird recording Studio di Linville e masterizzato ad Houston in Texas, dove vive nella piccola cittadina di George West e lì lo si trova solo quando non solca le lunghe highways polverose del Lone Star State in sella al suo camioncino.
La band è composta da Brett Kastner alla lead guitar, Chisum Mill al mandolino, violino e armonica, Doug Aguirre alla batteria e per ultimo Eloy Martinez al basso: si apre con la potente White Trash Farm e si nota immediatamente dove la voce vigorosa di Tyler ci vuol portare, il terreno da solcare è quello di un southern rock rumoroso a cui dà una mano la band che va ad incorniciare tra corrosive chitarre un brano di pura bellezza, la seguente Music Man vede sempre Tyler appoggiarsi sulla sua voce a crearsi lo spazio e la melodia, il ritmo cresce di pari passo al gradimento elettrico che sprigionano le chitarre, per un roots-rock stavolta di buona fattura ed è questo il terreno su cui resta anche per Someone New, classica spruzzata rock alla texana, sudore senza dimenticare la linea melodica.
Un gran bel risultato, non c’è che dire… Windmill apre una parentesi a dare un po’ di pace, una roots-ballad coi fiocchi dove la chitarra di Kastner non concede certo distrazioni per poi fermarsi ai confini tra Texas e Mexico con la bella Hollis, Oklahoma che anche se il titolo rimanda a luoghi diversi, le chitarre acustiche sono festaiole e tipiche da terra di confine. U
na piacevole parentesi, perché la splendida Catch Me ci riporta a timbriche rock-southern, dove la Tyler McCumber Band dimostra tutte le potenzialità e non mollano, continuano a graffiare con le seguenti Ghost e Belong to Another che oramai iniziano secondo il classico Tyler style, altri vigorosi roots-rock con quest’ultima solcata da un’armonica a renderla ancora più affascinante.
Chiudono Catch Me due roots-ballad tipiche della sua terra, dal “giovane pistolero del South Texas” protagonista della bella Uncle Sams Gun al pathos della malinconica Lemons. Un gran bel disco.