Buone notizie dal singer/songwriter
Jason Eady sempre seguito dai suoi fidi “apostoli”: Scott Davis alla chitarra, Jordan Kiener al basso, e Kenny Smith alle percussioni: aveva suscitato molto interesse dopo il suo esordio del 2005 con
From Underneath the Old, prodotto da Walt Wilkins e questo nuovo lavoro
Wild Eyed Serenadeè davvero una fresca boccata di ossigeno nel panorama texano (una mistura di country, folk, spruzzate bluegrass e affondi rock) un suono più coinvolgente (
Unsteady Ground,
Waiting to Shine), irrobustito quel tanto che basta per canzoni di pura americana music.
Originario di Jackson dove ha iniziato a suonare la chitarra all’età di 13 anni in svariate band nei dintorni del Mississippi, le sue canzoni delineano una attenzione e intelligenza nel curare gli arrangiamenti (
I’ll be Home Tomorrow) con a seguito una voce bella e carismatica (forte e malinconica in
Forgive Me) che fa di Eady una piacevole sorpresa, se possiamo ancora definirlo tale. Il resto lo fanno le canzoni, basta ascoltare le prime 4 canzoni per avere un’idea di come sia vario il suo repertorio: dalla title-track, ballata country molto suggestiva passando alla pura americana di
Confidently wrong per il bluesy
Back to Jackson alla Ray Wylie Hubbard con tanto di armonica corrosiva fino alla fisa che accompagna splendidamente la ballata
Redemption.
Quindi prenditi un attimo di pausa, siediti e inserisci il cd nel lettore e lascia che alle tue orecchie arrivi la musica di
Jason Eady che se da una
Before I was Dead, un country avvolgente e corale o le chitarre di
Rise non ti ispirano poi tanto allora non potrai certo far finta di nulla davanti alla bella I Will, che il buon Lyle Lovett apprezzerebbe molto. Come sul brano gospel
Walking in Jerusalem che chiude positivamente
Wild Eyed Serenade.