RODNEY HAYDEN (Down the Road)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  12/06/2007
    

Rodney Hayden si è sempre contraddistinto per quel modo di suonare e interpretare la tradizionale country Music, poco incline alla troppo melassa e con una ricerca di una melodia e di un suono che l’etichetta di country man cucitasi addosso sembrava esser diventata troppo stretta, la sua musica cercava nuovi orizzonti. Dotato di una buona scrittura ha finalmente surpassato quella linea lasciando che la sua musica si avvicinasse a terre lontane da Nashville e sempre più marchiate di Texas, polverose e sognatrici verso i confini del Messico.
La riprova ne è questo Down the Road, il suo ultimo lavoro inciso per la Palomino records: prodotto da Hayden e Tommy Detamore (Texas Tornadoes), al CD hanno collaborato molti musicisti e guest stars come Skip Edwards (Dwight Yoakam) Joel Guzman (Los Super Seven). Hayden ne ha scritto sei degli 11 brani sotto la supervisione di Robert Earl Keen, con la mano di Trent Summar e Byron Hill. La title-track apre il disco nel più classico impatto country che si può ascoltare nella terra della stella solitaria: steel guitar e up-tempo marchiati da uno stile inconfondibile con la voce di Hayden a rendere armoniose e fresche le note iniziali di questo Down in the Road, ma si avverte una carica e una inflessione tipicamente texana e It goes by to Fast ne è la riprova.
Qui le chitarre si aprono spazi che per Hayden non erano certo abituali, la mano di Keen si avverte anche nelle inflessioni della voce: bella canzone non c’e che dire. Non mancano certo i lati più introspettivi con morbide ballate, Whoever wrote this song ma sono le inflessioni tipicamente border mexican che lasciano il segno, come non apprezzare la frizzante Nuevo Laredo, giocata sulla fisa di Joel Guzman in una coralità che ti avvolge immediatamente per una canzone di pura bellezza o come nella morbida Midnight in Memphis, altra canzone canzone dotata di una carica magnetica.
Da riascoltare e riascoltare. Altro brano di puro stampo alla Keen sono Lonely day, altra azzeccata country song, e I’ll ride again con una marcia in più grazie ad una chitarra acustica avvolgente nei suoi vortici di note. Devo dire che Rodney Hayden ha realizzato il suo miglior album, questo Down the Road è delizioso e anche verso la fine del cd ci regala brani di ottima fattura dalla più country After the sun goes down, alle chitarre rock ficcanti di Silverado Boys e alle dolci armonie di It’s been a while.