Il grande spirito benedica i tipi della New West per la serie dei CD/DVD "
Live from Austin, TX" che si rivela essere sempre più una salutare fonte di appagamento continuo per tutti gli appassionati di american music. Musica & canzoni suonate senza artifizi sul piccolo palco della mitica trasmissione televisiva
Austin City Limits dai cui archivi sono già giunti a noi una ondata di CD/DVD di ottima fattura; performance schiette e di qualità medioalta tra cui possiamo citare Dave Alvin, Johnny Cash, Son Volt, Lucinda Williams, Steve Earle, Kris Kristofferson, Texas Tornados, Flatlanders, Richard Thompson, Billy Joe Shaver, Willie Nelson, Waylon Jennings, Merle Haggard, Dwight Yoakam, John Hiatt o Guy Clark and others... Questa volta il protagonista della nostra recensione è
Cory Morrow, qui catturato il 22 novembre 2002 in coincidenza con la pubblicazione del suo cd
Outside The Lines, quello di cui parliamo non è certo l'unico live disponibile del nostro amico (a disposizione c'è già il positivo
Full Exposure Live o l'interessante
Double Exposure) ma è indubbiamente piacevole e ben strutturato.
Cory Morrow è diventato, passo dopo passo, concerto dopo concerto, disco dopo disco (vi consigliamo l'ottimo
Nothing Left To Hide), uno dei più accreditati talenti della scena texana attuale; se fossimo negli anni settanta lo includeremmo tra gli outlaws al fianco di Waylon Jennings, Willie Nelson, Billy Joe Shaver & company, la sua è vera musica roots che mischia ballate country folk con robusti sprazzi d'energia rock, canzoni ruspanti che hanno un piglio red dirt e il sound texano nei propri cromosomi, con una rustica capacità compositiva che annoda e intreccia gente come Guy Clark, Steve Earle, Joe Ely ed è cugina dei vari Jack Ingram, Kevin Deal o Pat Green (fratello di sangue & chitarre che è qui presente in un bel duetto nel bis finale).
Si comincia con
Just Along For The Ride, espressiva ballad dai distesi toni acustici, subito dopo arriva una bella e agile cover di
Friend Of The Devil,
Always And Forever è una song ariosa spontaneamente attraente mentre la smagliante
Nashville Blues è schiettamente catturante e vicina allo Steve Earle più roots. Lo show prosegue disinvolto e ruspante più che mai con tracce intense ed irrequiete come
Like You Used To Do,
Drinking Alone, gli affabili giri rock'n'roll di
Highway o ballate zigrinate come
Twenty-One Days.
Preacher e
Texas Time Travelin'sono songs intense e indomitamente mulinanti; poi Morrow chiama sul palco l'amico
Pat Green e i due si producono in un duetto sulle sporche sonorità honky tonk di
Are You Sure Hank Done It This Way? cover di Waylon Jennings con cui i due pards rendono omaggio a uno dei loro eroi più rappresentativi…