TANDY (To A Friend)
Discografia border=parole del Pelle

  

  Recensione del  18/11/2007
    

Mike Ferrio, leader della band newyorchese Tandy, è un personaggio enigmatico. Iconoclasta, fuori dagli schemi, imprevedibile, creativo, Ferrio ed i suoi pards (Drew Glackin, Bruce Martin e Scott Yoder) ha iniziato la sua carriera con un paio di buoni albums (soprattutto il secondo, Some Summers Day) di elegante e raffinato roots-rock, che però già lasciava presagire una certa originalità di fondo. In seguito i Tandy hanno pubblicato altri due lavori (tra cui l'intrigante Liechtenstein's Oriole) in cui il loro sound si staccava un po' da quello degli esordi, per migrare versi territori più ampi, con brani dalla struttura più complessa, talvolta rock, talvolta sfiorati dalla psichedelia.
Un mutamento che ha fatto loro guadagnare consensi (tra i loro fan vi sono Steve Earle e Jim White), ed approdare all'interessante indie di Brooklyn 00:02:59 (la stessa che ha pubblicato gli ultimi lavori di Willie Nile e Matthew Ryan). Oggi Ferrio tenta l'operazione più ambiziosa di tutta la sua (breve) carriera: pubblica infatti ben due CD contemporaneamente (anzi, confezionati insieme, a prezzo però di un singolo) dai titoli di To A Friend e Did You Think I Was Gone?.
Venti brani in totale (anzi, ventidue: c'è una ghost track in ciascuno) in cui Ferrio fa il bello e il cattivo tempo, consegnandoci una serie di brani perlopiù dalla vena intimista (soprattutto nel primo disco), con brani talvolta appena sussurrati, e accompagnati da una strumentazione molto parca. Il secondo disco è leggermente più roccato, talvolta anche bluesato, ma alla fine direi che i due dischi sono come le due facce di una stessa medaglia, con canzoni dall'andatura talvolta ipnotica, alternate ad improvvise aperture del suono, con brani più "canonici".
Musica indubbiamente creativa, che forse risulta un po' dispersiva distribuita su due dischi, probabilmente un Cd unico avrebbe guadagnato mezza stella in più. L'operazione (ed anche il sound) mi ricorda molto quella di Love Is Hell di Ryan Adams (altro geniaccio, anche se decisamente superiore a Ferrio): stesse atmosfere cupe, ipnotiche, anch'esse "spalmate" su due CD. Qualche titolo: da To A Friend vanno ascoltate senz'altro l'intrigante Person To Person, che inizia con un riff ossessivo di piano, per poi aprirsi lasciando fluire a poco a poco gli strumenti e la melodia; la delicata Home, alla quale il mandolino dà un sapore bucolico, l'obliqua Destre, la buona It's Still Ringing, pura rock song dal suono classico, oltre ad una curiosa cover di Hello Old Friend di Eric Clapton (è la ghost track).
Discorso a parte per Epitaph: una grande ballata, la migliore dei due CD, fra Dylan e Neil Young, superbamente eseguita, con Ferrio che canta in maniera normale ed il resto della band che gli cuce addosso un sound di prim'ordine. Did You Think I Was Gone? è, come già detto, più roccato: si ascoltino in tal proposito l'attendista I'm the Werewolf, la tignosa Misery Boys o il quasi delta blues Healer.
Discrete risultano il folk ipnotico The Run Run, l'intrigante Bait dall'andatura western e l'acustica e younghiana On A Hill. In definitiva, un'operazione questa dei Tandy che merita senz'altro rispetto ed attenzione (oltre che ripetuti ed attenti ascolti), anche se auspico per il futuro una minore dispersione di canzoni ed una maggiore compattezza. Il talento c'è, lo dimostrano i primi dischi e brani come Epitaph e Bait.