NO JUSTICE (No Justice)
Discografia border=parole del Pelle

     

  Recensione del  19/10/2006
    

Arrivano dalla piccola Stillwater, patria di talenti come Jimmy LaFave e artisti come Mike McClure, Jason Boland, Cross Canadian Ragweed: loro sono i No Justice. Hanno oramai un largo seguito non solo in Oklahoma ma anche in Texas, grazie alla vita di queste band che si formano prevalentemente on the road solcando i palchi di quante più città si riesce a raggiungere. E grazie al loro tenace modo di suonare le chitarre e trascinare le piccole folle per più di 200 show, vengono aggregati nel 2005 nella national booking agency di Buddy Lee. Il loro sound è un rock che si avvicina al red dirt sound molto energico e solido della loro terra con sprazzi nel rock tipico Texano: la band è composta dal leader Brandon Jackson alla voce e chitarra, Joey Trevino basso e voce e la chitarra di Jerry Payne.
Per ultimo il southern sound della batteria di Armando Lopez, avvertibile in canzoni come Never Come Back e Bend but don’t Break. Si inizia con la scoppiettante Never come back, che ci porta immediatamente su strade polverose con chitarre lanciate a farla da padrona. Una rock song diretta. L’intro della bella Don’t walk away sembra smentire quello che ho appena scritto: intro da dolce ballata tipica da cantautore che si apre al suono della band sempre presente: solo centrale e melodia a promuoverla a pieni voti. La bella voce di Jackson apre la “texana” Red dress, una rock roots song che toglie ogni dubbio sulla qualità dei ragazzi. Suono fresco e diretto. Si continua con le chitarre incisive di Bend but don’t break, country-rock che dal vivo fa la sua bella figura.
La loro energia che si avverte man mano che il disco prosegue si mischia bene alle terre desolate e soleggiate del Texas, lo si avverte nella rock-ballad By my side piacevole dalla prima all’ultima nota. Ogni brano è una storia diversa e possono sembrare un po’ repetitivi, Circles, Who i want to be e Way down, non si allontanano di tanto dallo stile della Band descritto pocanzi, ma le melodie sembrano sempre trovare una strada diretta alla pura freschezza. Cosa non da poco, se oltrepassiamo l’oceano verso il piattume che ci circonda. Il disco regala ancora qualche bella canzone rock verso la fine: Breathe, solida e chitarristica e Still missing you, davvero trascinante. La giusta chiusura a sancire le qualità dei No Justice.