BART CROW BAND (Finally)
Discografia border=parole del Pelle

          

  Recensione del  19/10/2007
    

Nuova interessante band da San Marcos che arriva a cavalcare le sterminate highways del Lone Star State, preda di grandi band e artisti (e lì nascono come grappoli...)Una Southern rock country band molto giovane, età media di appena 22 anni, solida ed energica che a parer dello stesso Crow “dosa un sound che mischia country & rock, che arriva dal cuore e dall’anima.
Fatto di storie dei miei eroi: Waylon Jennings e Johnny Cash. Ho solo cercato di fare il meglio che potevo nel loro ricordo. Tutto qui
”. Bart Crow canta storie tra la redenzione e la disperazione, che nascono dal cuore, piene di emozioni di vita, di amore e amicizia e questo loro esordio Finally è una miscela energica e diretta di sano rock intrisa di Texas. Finally è la diretta conseguenza del loro EP omonimo - che aveva suscitato un discreto successo- e da cui riprendono Burnout, che si trasforma in una vibrante rock song, la nuova versione della bella Rodeo Gypsy bel country/rock è la morbida Walk on by giocata sulla steel guitar di Aaron Wynne.
La parte centrale presenta i nuovi brani di impatto più rock (il loro lato migliore) e il cd resta su livelli qualitativi piuttosto alti: c’è la trascinante Driftin’ in the wind definita il classico Crow Style, Nothin’g wrong e All I need tra scariche elettriche ad alto voltaggio e ballate sempre di matrice rock fino al gioiellino Where my ring che li ha portati in cima alle charts texane. Il brano ha timbrica e melodia che cattura al primo ascolto, le chitarre scorrono fluide e il refrain si inizia a cantarlo al primo ascolto, e poi ditemi chi una volta non ha urlato queste parole o prima o poi se ne accorgerà: “Yeah I waste my time... And I waste my money... On a broken dream... 'Cause you wouldn't wear my ring... Baby give me back my ring..
Qualche titubanza nella parte finale, dove troviamo il country monocorde di Quartet (un po’ meglio Dog house Roses se vogliamo restare in ambito country), ma il disco si impenna nuovamente con la ballata Lay it on the line e con la tosta Outloaw davvero trascinante. Una grande band, con un gran esordio. Bart Crow è un ragazzo dalle belle speranze e qualità che lascia ben sperare per il futuro, sentire la bellezza della ghost track: voce, chitarra e con il magico violino di Nick Worley.