La California, musicalmente parlando, pare tornata se non proprio ai fasti dei mitici decenni dei '60 e '70 almeno ad un ruolo consono alla sua storia musicale. Infatti, nell'ultimo biennio abbiamo assistito ad una messe di pubblicazioni da parte di cantautori che lanciano o rilanciano la loro carriera partendo da questo stato, ora fisicamente, ora riferendosi a quello stile musicale indimenticabile.
Kelly Dalton, del quale mi mancano dati anagrafici precisi ma che reputo poco più che trentenne, nasce da una famiglia di musicisti (padre e madre calcavano la scena degli anni '60 come membri di un gruppo folk "The Back porch majority") e sin da piccolo acquista confidenza con piano e chitarra ma soprattutto si forma consumando i dischi di James Taylor, Simon & Garfunkel e Cat Stevens e proprio dall'influenza di quest'ultimo parte il suo lavoro di debutto che abbiamo tra le mani,
The Love In Every Bar.
Certamente Kelly ha ascoltato a lungo anche i lavori più intimisti di Ryan Adams e si sente, forse per quel modo nel contempo triste ed indolente di porgere la melodia. I musicisti, guarda caso, collaborano con artisti di rilievo, in particolare Milo Decruz (proprio con il citato Ryan Adams) al basso, Joshua Grange (Dwight Yoakam) lap steel guitar, Jebin Bruni (Aimee Mann) all'organo hammond.
Le canzoni che escono dalla sua penna sono di ottima fattura, in genere ballate acustiche ed elettroacustiche, profonde ed emozionali, alcune sono pezzi di assoluta bravura dei quali almeno tre sopra la media:
Do You Wanna Go, con la strumentazione vibrante ed il suo incedere altalenante;
Coming Home melodia da brivido ed impennate ritmico strumentali; infine piace anche la delicatezza di
Come Again che, come la precedente, pare uscita dalla penna di un Cat Stevens al meglio della forma.
Menzione particolare merita poi il brano di apertura
Golden Days che sono certo finirà tra le migliori canzoni di questo già ricco 2007, come del resto ritengo che pure il disco nella sua interezza, se avrete la curiosità di appropriarvene, avrà un nutrito numero di segnalazioni.