KEVIN WELCH (11/12/13 Live From Melbourne Australia)
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  Recensione del  31/01/2004
    

"Due tizi vanno in Australia. Vecchi Amici. Si siedono ed iniziano a snocciolare canzoni. C'è un pubblico, ed è amichevole ed i due si trovano molto bene. Il nastro scorre. Edison una volta aveva detto che il disco è fatto per le persone che non hanno potuto partecipare, o qualcosa del genere. Questo album raccoglie il meglio di quello che è accaduto il 12 e 13 Novembre a Melbourne, Australia, al Continental. Speriamo che vi piaccia come è piaciuto a noi ". K&K
Questa breve presentazione sintetizza il concerto che i due cantautori di Nashville hanno tenuto 10 scorso novembre in Australia. Si tratta del primo disco dal vivo per entrambi, due dei più noti songwriters dell' area di Nashville, due musicisti che non fanno parte del country commerciale, che scrivono per altri, ma che fanno musica in proprio da anni. Kieran Kane è il più conosciuto, ha fatto parte di un duo popolare negli anni ottanta, The O' Kanes, mentre Kevin Welch è un cantautore country rock che si è fatto strada con la sua musica e si è creato un folto gruppo di estimatori.
Se Kane ha scritto molto per altri (Alan Jackson, Emmylou Harris, John Prine, George Jones, Tammy Wynette), Welch non è stato da meno e le sue composizioni sono state interpretate da Trisha Yearwood, Ricky Skaggs e The Highwaymen. Una performance acustica di grande intensità, che evidenzia il carattere dei due cantautori, ne estrapola le intuizioni e mette sul piatto alcune delle composizioni migliori. Un concerto intimo che regala emozioni vere, grazie alle canzoni di K&K ed alle due voci ben impostate. Folk e country, accenni blues, un songwriting asciutto: la performance è tutta qui.
Il resto spetta alle canzoni. Apre Welch con la splendida Something 'Bout You, una tenue ballata country folk, sussurrata dalla voce e suggellata da un lavoro raffinato di chitarra: si tratta della canzone che ha rivelato Kevin, ed è tratta da Western Beat, quello che molti considerano ancora il suo disco migliore. L'armonia delle due voci da più spessore al brano. Eight More Miles è una folk song di Kane, che non si discosta molto dalla precedente, e che rivela la vena felice del compositore. Il bel gioco di chitarre e la voce pacata fanno il resto. While I Was Loving You ha tonalità bluesate, la voce di Kevin la segna al pari della sua chitarra insistente.
Kane sposta l'asse del suono con la dolce Four Questions, una ballata dal sapore antico, suggellata dal gioco vocale. Il concerto prosegue con i due che si alternano: ora è la volta di Welch con la malinconica Train to Birmingham, composta da John Hiatt, in cui si respira un sapore rock, malgrado la spartana veste acustica. Table Top Dancer ci fa ritrovare Kieran, ed il brano ha forti influenze country mediate con una profonda vena blues. Anche Kevin si cimenta con il country blues nella tonica Life Down Here on Earth, titolo del suo terzo lavoro come solista.
La mano di Kieran batte sulla cassa della chitarra, poi il cantautore esegue la caustica If I Could Be There, dalla melodia interiore. Un disco particolare, dove i suoni sono scarni e le voci tengono banco quasi completamente. Ma, proprio per questo, i due riescono a tenere alto l'interesse affondando la propria musica nella tradizione. Some Kind of Paradise ha un inizio nostalgico, con la chitarra che sfiora la melodia, mentre la gente mormora compiaciuta: terminato l'intro Kevin attacca la canzone, una sorta di talkin' country-blues alla Johnny Cash, che evidenzia la sua vocalità. È la volta di Kane che rifa la splendida Ramblin' Man di Hank Williams, che però molti di noi ricordano nella versione della Blue Velvet Band (a cui si ispira, vocalmente, il protagonista).
Sam's Town è una finger picking ballad di Kevin: un talk-country di sapore texano, ma che ha radici profonde nelle origini del nostro (è deirOklahoma, la patria di Woody Guthrie). Town This Size è una ballata gentile, una country song raffinata, che mostra una delle facce di Kieran, autore tra i più interessanti dell'ultima generazione di Nashville. Chiudono il disco la decisa Wilson's Tracks (Kevin) e When We're Gone, Long Gone (O'Kanes). Un concerto spartano in cui due musicsti contemporanei danno un saggio della loro bravura, quasi fossero dei folksingers venuti da molto lontano, da un'epoca ormai sepolta nelle ceneri del tempo.