JIMMY KAISER (Spurlock Road)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  26/05/2006
    

Jimmy e David Lee Kaiser sono fratelli e vengono dal Texas. Dopo aver militato nelle solite high school bands di rock e blues come ogni ragazzino americano che abbia la passione per musica (e la loro passione è davvero innegabile, tanto da obbligare i genitori a costruire un ampliamento del granaio originale affinchè i due potessero dare sfogo ai loro pruriti musicali in qualunque momento), i due fratellini si sono diplomati alla Texas Tech ed hanno iniziato a farsi strada nel campo pubblicitario (Jimmy) e farmaceutico (David Lee), senza trascurare la comune passione originaria per la musica ogni qualvolta il tempo glielo permetteva.
I risultati professionali non risultavano però all'altezza delle aspettative ed il richiamo di un suono più maturo e maggiormente orientato verso artisti quali Jerry Jeff Walzer e Robert Earl Keen si faceva sempre più pressante, fino a convincere i due a recuperare le chitarre e formare il duo che oggi ha inciso questo splendido Spurlock Road, un gioiello di debutto ed un diavolaccio di gran bel disco. Suonato ed autoprodotto dai due fratelli, il disco risente profondamente degli insegnamenti della scuola cantautorale Texana, con il già citato Robert Earl Keen che appare palese riferimento fin dall'iniziale Best Times (David Lee & Jimmy), con tanto di citazioni per lui, per Willie (Nelson), Waylon (Jennings), Guy Clark, Jerry Jeff (Walker) e via dicendo. Dei dodici brani che compongono l'ossatura dell'album, Jimmy compone da solo cinque brani, altri cinque sono opera del solo David Lee, mentre due sono frutto della collaborazione a quattro mani.
Austin è una bella ballata acustica (David Lee) scritta alcuni anni addietro per una ragazza che se n'era andata dopo una litigata nel giorno di Natale, Psycho (David Lee) è la classica cronaca della relazione di una notte, che lascia la ragazza preda di insane passioni di fronte alla fuga del giovanotto di turno, con la melodia che ricorda vagamente Paradise di John Prine. Always Searching (Jimmy) è delicatamente bella, acustica e dolce, sottolineata da un'armonica (Chris Sachitano) sognante, Lookin' At Cows (Jimmy) è invece molto diversa: ritmo incalzante ed umoristica, dimostra la versatilità compositiva ed interpretative dei due fratelli. Galveston Lights (Jimmy) ci riporta alle atmosfere sognanti delle migliori ballate acustiche ed è stata realmente composta su di una spiaggia del golfo del Texas. Seven (Jimmy) recuperail drive irresistibile della highway song più tipica, ben sottolineata dalla solita armonica che impreziosisce l'intero CD.
November (David Lee) è popolata dai ricordi dell'estate lontana, Ringo (Jimmy e David Lee) è dedicata al loro barista preferito e si concretizza in uno spigliato country-rock, accattivante ed ammiccante. Summer Days (Jimmy) è bluesata, mentre South Sage e Walk (David Lee) chiudono degnamente un album molto interessante e sorprendente per la maturità che dimostra, nonostante si tratti di un esordio. L'organico degli strumentisti è ridotto all'osso, con i due fratelli che coprono tutte le parti vocali, suonano le chitarre acustiche e batteria (David Lee). Gregari di lusso, oltre all'armonicista già citato, il veterano Bill Green al piano ed il polistrumentista Alan Kolby agli strumenti a corda più vari. Se avete voglia di contattare due nomi che si faranno presto risentre nel panorama del cantautorato Texano country-oriented, visitate il loro sito.