Ecco un bel dischetto per gustarsi appieno la tradizionale country music, e questa opportunità ce la dà
Sawdust, il nuovo e secondo disco di
Todd Fritsch. Davanti a 17 brani si potrebbe anche storcere un po’ il naso, la diffidenza è lì dietro l’angolo, ma non è questo il caso: è talmente vario che le tracce dell’album volano via che un piacere.
Todd Fritsch negli ultimi due anni ne avrà percorsi almeno 200.000 di miglia, è un tipo che non si rispamia e difficilmente passerà inosservato nel mondo della country music: bella voce, band capace al seguito e canzoni spensierate e mai banali.
Prodotto da Doug Deforest contiene anche duetti con Eddy Raven e Gary P. Nunn, ma andiamo con ordine e dal trittico iniziale te ne fai subito un’idea : si parte con
In What’s wrong with Me, e immediatamente l’energia che sprizza il brano prende corpo, ti avvolge mentre Todd canta di come non si possa ritornare sui propri passi nella propria vita, dove si è perduta la parte migliore di se stessi (“
It’s one of my goals for 2007,” dice Fritsch “
It’s part of the reason we did the video”).
Poi ti piazza una ballatona come
The Rock per niente mielosa (sentire anche
Life’s a Circle) e poi si ferma in Texas per
In No Part Of, country sbarazzino dove canta dell’amore, che se vuol dire mentire, tradire, allora è meglio starsene da soli e passare oltre. L’unica cosa che conta davvero per un uomo e la donna che ama, allora cosa migliore di qualche classico country old-style come
All That’s Left is You e
Guilty Conscience.
Insomma un disco molto vario, dove questa alternanza non fa che rendere
Sawdust interessante: la splendida
Texas Talkin’ un country di confine cantato con passione, alle collaborazioni con Doug Deforest (c’è anche Bob Wills degli Asleep at the Wheel) a cui si devono invece honky tonk belli vivaci come
Five Mornings e più tosti con la trascinante
If You don’t Like Country (Time to Leave). Ancora da menzionare
Honky Tonk Talk, altra canzone che si canta volentieri fino alla bella
Tequila Tells cantata con Eddy Raven e
A Walk to Remember a cui è molto affezionato: l’ha iniziata a scrivere insieme a Randy Sarver che poi è scomparso prematuramente.
Ha comunque deciso di finire il lavoro, ed per questo che è divenuta speciale. Chiude la tradizionale
Little Joe the Wrangler, puro cowboy style (finale con fiesta messicana), una canzone di altri tempi e dopotutto il ranch è sempre la sua casa e sebbene la musica lo porta lontano è la vita che lui ama di più, 16-17 ore al giorno quando non è sul palcoscenico a cantare. Nel 2006 lo European Country Music Association lo ha onorato in 2 categorie, come miglior voce e album dell’anno (l’omonimo album d’esordio).
Sawdust dovrebbe aprirgli fette di mercato più ampie nella Country Music, da quelli che amano le steel guitar a quelli old-fashioned style, e tutto ciò lo porterà più on the road che a starsene nel suo ranch.