TODD FRITSCH (Sawdust)
Discografia border=parole del Pelle

     

  Recensione del  15/08/2007
    

Ecco un bel dischetto per gustarsi appieno la tradizionale country music, e questa opportunità ce la dà Sawdust, il nuovo e secondo disco di Todd Fritsch. Davanti a 17 brani si potrebbe anche storcere un po’ il naso, la diffidenza è lì dietro l’angolo, ma non è questo il caso: è talmente vario che le tracce dell’album volano via che un piacere. Todd Fritsch negli ultimi due anni ne avrà percorsi almeno 200.000 di miglia, è un tipo che non si rispamia e difficilmente passerà inosservato nel mondo della country music: bella voce, band capace al seguito e canzoni spensierate e mai banali.
Prodotto da Doug Deforest contiene anche duetti con Eddy Raven e Gary P. Nunn, ma andiamo con ordine e dal trittico iniziale te ne fai subito un’idea : si parte con In What’s wrong with Me, e immediatamente l’energia che sprizza il brano prende corpo, ti avvolge mentre Todd canta di come non si possa ritornare sui propri passi nella propria vita, dove si è perduta la parte migliore di se stessi (“It’s one of my goals for 2007,” dice Fritsch “It’s part of the reason we did the video”).
Poi ti piazza una ballatona come The Rock per niente mielosa (sentire anche Life’s a Circle) e poi si ferma in Texas per In No Part Of, country sbarazzino dove canta dell’amore, che se vuol dire mentire, tradire, allora è meglio starsene da soli e passare oltre. L’unica cosa che conta davvero per un uomo e la donna che ama, allora cosa migliore di qualche classico country old-style come All That’s Left is You e Guilty Conscience.
Insomma un disco molto vario, dove questa alternanza non fa che rendere Sawdust interessante: la splendida Texas Talkin’ un country di confine cantato con passione, alle collaborazioni con Doug Deforest (c’è anche Bob Wills degli Asleep at the Wheel) a cui si devono invece honky tonk belli vivaci come Five Mornings e più tosti con la trascinante If You don’t Like Country (Time to Leave). Ancora da menzionare Honky Tonk Talk, altra canzone che si canta volentieri fino alla bella Tequila Tells cantata con Eddy Raven e A Walk to Remember a cui è molto affezionato: l’ha iniziata a scrivere insieme a Randy Sarver che poi è scomparso prematuramente.
Ha comunque deciso di finire il lavoro, ed per questo che è divenuta speciale. Chiude la tradizionale Little Joe the Wrangler, puro cowboy style (finale con fiesta messicana), una canzone di altri tempi e dopotutto il ranch è sempre la sua casa e sebbene la musica lo porta lontano è la vita che lui ama di più, 16-17 ore al giorno quando non è sul palcoscenico a cantare. Nel 2006 lo European Country Music Association lo ha onorato in 2 categorie, come miglior voce e album dell’anno (l’omonimo album d’esordio). Sawdust dovrebbe aprirgli fette di mercato più ampie nella Country Music, da quelli che amano le steel guitar a quelli old-fashioned style, e tutto ciò lo porterà più on the road che a starsene nel suo ranch.