Un concerto eccellente. Finalmente abbiamo la possibilità di assistere ad un intero concerto di
Lyle Lovett e della sua Large Band. Un concerto che è anche una lezione di musica dove il Docente Mr. Lovett e la sua classe di professori danno lezione di musica e professionalità, mischiando rock e jazz, blues e gospel, country e soul, in un suono assolutamente unico. Lovett è un band leader nato, ha il carisma e la voce adatti, ha idee da vendere e si serve di una band di straordinaria bravura. Unico neo di questo DVD è la veste grafica, veramente povera (quelli della Curb ci devono spiegare cosa vuole dire
Best of Lyle Lovett Live, quando poi, guardando il DVD, assistiamo ad un concerto unico, dall'inizio alla fine, e non ad una scelta di performances tratte da vari concerti). Il concerto, registrato nel 1996 al Majestic Theater di San Antonio, Texas, avrebbe dovuto essere pubblicato all'epoca dell'album
Live in Texas, edito nel 1999.
Il concerto apparso su CD è stato registrato sia a San Antonio che ad Austin, però un anno prima, nel 1995. La Large Band, una straordinaria invenzione di Lovett, è un gruppo di 17 elementi, in cui ci sono quattro vocalist di colore (Arnold McCuller, Willie Green Jr, Sir Harry Bowens e Sweet Pea Atkinsons: tutti grandi vocalist. Green era nella band di Cooder, quella con Terry Evans, mentre Bowens, Atkinsons e McCuller sono tre solisti di nome) e quattro fiati (Vinnie Ciesielski e Charles Rose, tromba, Steve Marsh e Harvey Thompson, sassofono). Viktor Krauss (ora affermato solista) suona il basso, Don Thompson, batteria, John Hagen, cello (un musicista geniale), Ray Herndon, chitarra, Buck Reid; steel guitar, Andrea Zonn, violino, Matt Rollings piano (Rollings è, oggi, uno dei pianisti più richiesti della scena Usa: ha suonato nel Live di Knopfler (quello con la Harris) ed è il produttore pianista nel recente disco di Mary Chapin Carpenter), Francine Reed, vocalist e James Gilmer, percussioni.
Il concerto ci presenta un programma classico, con Lovett e la Large Band che si danno un gran da fare a suonare una manciata di classici del repertorio del texano col ciuffo. A parte
Funny How Time Slips Away di Willie Nelson, cantata da Lyle assieme a Mc Culler (ma il solista è il vocalist di colore), il resto è tutta farina del nostro. Si inizia con
Blues Walk, uno strumentale swingato e jazzato, poi entra Lovett e subito esegue la sghemba Penguins.
I've Been in Memphis e la splendida
That's Righi You're Not From Texas fanno partire definitivamente il concerto. La gente, moltissima, si spella le mani, e Lovett, tranquillo come un papa, continua la sua performance.
Long Tall Texan ha ritmo,
I Know You Know I'm So In Love With You è dolce,
Nobody Knows Me Like My Baby, pure.
If I Had a Boat è un piccolo capolavoro e la band suona in modo splendido.
North Dakota, raffinatissima, fa entrare in scena Rickie Lee Jones: bello il duetto.
You Can't Resist It ridà ritmo alla performance mischiando qualche nota di country, mentre
Here I Am spezza di nuovo le regole del suono. Il brano di Nelson, eseguito con puntiglio, apre per il gran finale. Francine Reed sale a cantare la bluesata
What Do You Do, mentre Church, un gospel da pelle d'oca e l'affascinante
Closing Time chiudono una serata perfetta. Lyle e la sua Large Band danno spettacolo: sia quando in campo ci sono i quattro vocalist di colore, che quando Matt Rollings fa scivolare le sue dita sul pianoforte, oppure quando Andrea Zonn ci ammalia con il violino mentre John Hagen fa degli assoli personalissimi (
You Can't Resist It), quasi fosse lui il leader. Una band perfetta che sa suonare qualunque tipo di musica, che sa divertire, inventare, creare, che sa passare dal country al gospel, dal blues al soul, dal jazz alla canzone d'autore. Peccato la confezione modesta del DVD e l'assoluta mancanza di note e di extra.