Questo doppio album raccoglie una ventina di canzoni, meglio di versioni, inedite, che Warren ha registrato prima dei suoi album adulti, cioè
Warren Zevon ed
Excitable Boy. Compilato da Jordan Zevon, figlio di Warren,
Preludes ci consegna il suo autore in una veste sobria e spesso scarna, con demo di canzoni già note e versioni spesso decisamente diverse di brani diventati poi molto famosi. Ci sono anche degli inediti assoluti e, credetemi, alcune meritebbero di finire su uno dei suoi dischi più noti. Musicista estroverso, cantante anomalo, Zevon ha attraversato la nostra musica in modo assolutamente personale.
Tra avvocati, denaro e pistole il nostro rocker si è conquistato una fama unica al punto che qualcuno lo ha definito il Sam Peckinpah della musica rock, per la sua visione distorta, spesso violenta, della società in cui viviamo. Le sue canzoni parlano di disperati e diseredati, amori senza lieto fine, storie miserabili ma a sfondo romantico: un cocktail unico con un sapore particolare, come se Dashiell Hammett si fosse messo a cantare o Raymond Chandler avesse scritto della musica per accompagnare i suoi romanzi.
Ci sono alcuni dei suoi brani più noti in questo disco, suonati in modo grezzo, alcune volte scarno, altre con una band: ma non sono simili a quelle che già conosciamo, ma profondamente diverse. La registrazione è ottima, ma si sente che certe canzoni sono state registrate con il "buona la prima" (intendiamoci non si tratta di un bootleg ma di registrazioni professionali), certamente non per essere pubblicate.
Ma si passa sopra questo piccolo inconveniente, che non rovina l'ascolto ma che dà al disco un gusto un pò naif, e ci troviamo di fronte a del materiale interessante, indirizzato ovviamente ai fans di Zevon e non al grande pubblico che, comunque, ha sempre ignorato anche i suoi dischi più noti. Jordan ha fatto classico work of love, mettendo assieme emozioni e cuore, grandi canzoni e sorprese assolute (
The Rosarita Beach Cafè è una grande canzone) e offrendoci, una volta di più, una immagine unica di quel grande musicista che era suo padre.
Zevon sapeva mischiare cuore e grinta, emozioni e melodia ed aveva il raro dono di scrivere canzoni che affondavano nella tradizione dei grandi songwriters americani, pur restando personale, anzi unico.
Prelude è un'opera molto interessante che si sviluppa su due CD. Il primo contiene 16 canzoni, il secondo 3 più spezzoni di una intervista fatta nel 2000 con Jody Denberg, ma il prezzo è quello di un singolo CD.
Tra le canzoni note segnalo
Hasten Down The Wind, Werevolves of London (diversa, molto diversa),
Tule's Blues (una voce e piano da brividi),
The French Inhaler, Poor Poor Pitiful Me (grande versione),
Accidentale Like a Martyr, Carmelita (una delizia),
Desperados under The Eaves, I Used To Ride So High, Join Me in LA. Le inedite sono invece, oltre alla già citata
The Rosarita Beach Cafè, Empty Hearted Town, Steady Rain, Going All The Way, Studebaker, Stop Rainin' Lord.
Il doppio Cd contiene anche un libro di oltre 40 pagine con molte foto rare o mai viste, note e brevi scritti di amici e fans (tra cui Bruce Springsteen). Un disco forse imperfetto ma che trasmette una straordinaria fascinazione:
Warren Zevon ed il suo work in progress. Sentire per credere.