RODDY HART (Bookmarks)
Discografia border=parole del Pelle

  

  Recensione del  15/08/2007
    

Scozzese, 26 anni, ha esordito con l'autogestito Home Tapes, ha ricevuto buone critiche e se ne è andato ad Austin, al South By SouthWest, dove ha ricevuto consigli e dove ha trovato un contratto con l'americana Compass. Bookmarks (Segnalibri) è il suo vero lavoro d'esordio, inciso in sala con tanto di musicisti veri (Paul Livingston, Geoff Martin, Michael McDaid, Seamus Simon etc) e con ospiti di lusso come Kris Kristofferson e la compatriota Eddi Reader.
Hart suona fresco, ma sconta in parte la poca esperienza dell'autore, costruendo sia buone canzoni, ma anche altre che spesso rieccheggiano cose già sentite. Poco male è coumunque l'esordio di un musicista che parla la nostra lingua (musicalmente parlando) e merita attenzione. Hart ha una buona impostazione vocale e scrive con certosina passione.
Non possiede ancora una voce personalissima e gli manca quel pizzico di esperienza in più, ma canzoni come My Greatest Success, The Life and Times of Joseph Rowe, Rain In December, She is All I need sono sintomatiche di un musicista già ben indirizzato. I suoni sono abbastanza americani, Hart dosa la voce ed usa anche l'armonica in modo suggestivo. Delle tredici canzoni una buona metà sono decisamente già sentite, le altre escono dall'anonimato: peccato che la produzione sia abbastanza anonima e il suono decisamente comune, anche qui bisognava lavorare meglio. Aspettiamo fiduciosi, Roddy è uno dei nostri.