Non è facile alle volte trovare il modo per presentare un lavoro come questo, di una sconosciuta band del Midwest degli States, perchè raramente si è alla presenza di un disco così bello. Sì,
Better For The Deal, è veramente un album splendido: la cosa che lo fa brillare ancora di più è il fatto che è il frutto del lavoro di un gruppo di ragazzi al loro debutto con un album di composizioni originali, in cui si fondono alla perfezione l'amore per Bob Dylan, il folk tradizionale ed il blues. Le menti di questo progetto rispondono ai nomi di Bill Price, songwriter anche in proprio, autore di tutti i brani e voce principale e Gordon Bonham, chitarrista dal rispettabile curriculum blues, ma qui perfettamente a suo agio con materiale di impronta rock cantautorale, dal tocco raffinato, non invadente, capace di dare ad ogni brano le pennellate di cui necessita.
Un lavoro egregio lo svolge anche Garry Bole, polistrumentista che si divide fra piano, Hammond, accordion e mandolino, anche lui capace di entrare nei pezzi con una delicatezza che si può solo apprezzare. La sezione ritmica Jeff Chapin, batteria e Jeff Stone, basso vanta notevole esperienza sia in ambito rock-blues che jazz e completa alla perfezione il cerchio. Dei quindici pezzi che compongono questo
Better For The Deal non ce ne è uno da scartare, con alcune punte in valore assoluto che svettano su una media già molto buona. Se
Look Out Below è un apripista perfetto sciolto com'è fra fraseggi di Hammond e chitarra elettrica,
The Other Side Of The River si bagna nelle acque di un country rock acustico molto piacevole e
Mudroom è un altro brano elettrico e un po' tirato che tiene desta l'attenzione. Con
Drowing Of Thirst si torna a lambire territori più roots, una ballata un po' indolente in cui gli intrecci acustici e l'apertura melodica sono senz'altro notevoli;
Business Burlesque beneficia di un ottimo interplay fra l'elettrica di Gordon Bonham ed il piano elettrico di Garry Bole in un brano in cui c'è comunque la stoffa del songwriter da parte di Bill Price.
Running Still brilla per i fraseggi blues della National Resophonic di Bonham;
Cold Enough To Snow trasuda Dylan da tutti i pori;
Lookin' Crooked è un 'altra palestra per il piano di Bole, grande canzone;
Silver Spade è nettamente il punto più elvato, siamo al cospetto di una delle più sentite ballads cantautorali che mi sia capitato di ascoltare ultimamente, con il piano che l'attraversa dall'inizio alla fine e si intreccia con la chitarra acustica in stacchi e ripartenze che lasciano veramente il segno.
Those Drier Slide Blues è una delle ultime tappe, valido country-blues acustico; il congedo invece è lasciato alla cavalcata country rock di
Ship Of State, che suggella un album veramente sorprendente per la bontà della proposta musicale e la bravura dei musicisti. Speriamo sia il primo di una lunga serie.