La storia del rock è piena di dischi leggendari, ma introvabili. Di capolavori nascosti, di dischi scoperti dopo anni ed anni.
Harlan County di
Jim Ford è uno di questi. Inciso nel 1969, è ben presto scomparso e non si è più avuta traccia, né dell'album, né del suo autore. Harlan County è poi stato ristampato, per un periodo molto breve, dalla Edsel negli anni novanta. Tutto qui. Jim Ford, sconosciuto ai più, è considerato invece una leggenda e ci sono musicisti come Nick Lowe, Sly Stone o Bobby Womack che hanno di lui la massima considerazione.
Originario di New Orleans, Ford nel 1966 si è spostato in Califomia. Stava passando da Los Angeles, sulla via per San Francisco, quando ha incontrato due musicisti locali, Pat e Lolly Vegas (poi nei Redbone). I due, che avevano già registrato un disco a proprio nome (Pat e Lolly Vegas ai The Haunted House), quando hanno sentito le qualità di Ford, lo hanno immeditamente proposto alla Del-Fi Records, dove c'era Bob Keane, ben noto per essere uno di vedute larghe. Tramite Keane, Ford pubblica un paio di singoli e scrive qualche canzone, che arriva anche al successo (grazie a PJ Proby) e, finalmente, ha l'opportunità di registrare un intero disco a suo nome:
Harlan County, edito dalla Sundown (una sotto etcihetta della White whale, la casa discografica dei Turtles), si rivela un disco di straordinarie qualità, ma passa nel più assoluto silenzio. La sua miscela di country, rhythm and blues, Muscle Shoals, Memphis e New Orleans sounds, rimane nell'oblio per moltissimi anni.
Ma, non si sa come, forse il passaparola, il disco cresce di anno in anno ed il suo culto diventa gigantesco. Pensate che la ristampa della Edsel, nulla dal punto di vista collezionistico, girava a 200 euro su E Bay sino a qualche mese fa. Ford ha una bella voce, scrive bene e la sua musica, se volete avere una idea, assomiglia a quella di Delaney and Bonnie: soul bianco, con forti venature black, influenze country ed il tocco magico del Sud.
Harlan County è un disco che, sentito oggi, è ancora più bello ed affascinante rispetto a quando era stato pubblicato. Le sue dieci canzoni rimangono impresse per quel suono caldo e per la voce forte e passionale dell'autore.
Vi ricordate di quelle raccolte chiamate Country Got Soul? Jim Ford era uno dei musicisti che facevano parte di quelle raccolte, assieme a gente come Tony Joe White, Dan Penn, Charlie Rich, Eddie Hinton, Joe South che molti di Voi conoscono bene. Jim Ford merita di entrare in questa cerchia e, dato un ascolto ai brani che fanno seguito ad Harlan County (il CD ne comprende 25) ci si rende conto ulteriormente della sua bravura.
Harlan County è un classico di funky country, con brani come la title track, ma anche
I'm Gonna Make Her Love Me,
Spoonful (proprio quella di Willie Dixon),
Working My Way to LA,
I'm Gonna Make Her Love Me o la splendida
Long Road Ahead di Delaney & Bonnie.
Harlan County (la canzone) inizia liquida e diretta, coi fiati dietro alla voce, la melodia entra lentamente, il soul diventa padrone, poi un coro femmninile intona Sweet
Low Sweet Chariot, e mischia ulteriormente le carte.
E proprio in questo cocktail di stili e suoni, sta la bravura e l'originalità di Ford. Il proseguio del disco, che offre altre quindici canzoni, più o meno mai sentite sino ad oggi, ci consegna altri esempi della sua indubbia maestria. Il gospel blues
Big Mouth Usa, una canzone, a dire poco, sontuosa, lenta nel suo incedere, fortemente influenzata dal suono di Memphis, da Dan Penn, come pure la personalissima rilettura di
Chain Gang di Sam Cooke, spersonalizzata rispetto all'originale. E
Big mouth USA è talmente bella che Ford ce la offre anche in versione country, alla Johnny Cash, con ritmo e suoni completamente diversi. Ma ci sono altri brani di valore:
I Wonder What They 'll Do With Today,
Go Through Sunday,
36 Inches High,
Sound of Our Time.
Una ristampa di grande valore storico che copre uno dei classici buchi della nostra musica. Se avete amato le compilation Country Got Soul, se Delaney & Bonnie sono di vostro gradimento, non pensateci un solo istante,
Jim Ford fa per voi. La Bear Family lo ha ristampato in versione digipack e con un lussuoso ed esplicativo libretto di 40 pagine aggiunto. Imperdibile.