TOM WAITS (Nighthawks at the Diner)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  08/01/2004
    

Nighthawks at the Diner è un disco registrato in un locale dal vivo nel luglio del 1975. È un album ridanciano, alcolico e fumoso. Questo disco può essere interpretato come un tributo agli albori della carriera di Waits. Prima di diventare un affermato musicista il nostro Tom era il lavapiatti di un diner (ristorante o meglio bettola metropolitana). Al termine del suo lavoro verso l'orario di chiusura si piazzava al piano del locale, dove raccontava storie cantate, divertenti e tristi, accompagnandosi strimpellando con il piano. I nottambuli che gli si siedevano attorno ad ascoltarlo erano ogni sera più numerosi.
Dopo avere inciso due album di studio veri e propri Closing Time del '73 e The Heart of Saturday Night '74, Waits sembra essersi 'riseduto' al piano di quella bettola, e abbia ricominciato a narrare storie accompagnate da un sottofondo jazz. Quasi ogni canzone è preceduta da una traccia di introduzione, dove Tom racconta come nasce la canzone, spesso inserendovi spunti comici (in sottofondo spesso si sente il pubblico che si sganascia), tanto che potrei definirlo un album dicabaret-jazz.
La voce di Tom in questo live, bassa e rauca, con una cadenza propria di chi ne ha bevuti due di troppo, si sposa grandiosamente con il sound-jazz-blues dell'album. Dopo pochi secondi di ascolto appare chiara all'ascoltatore la visione dell'artista barcollante sul seggiolino del piano, con tanto di sigaretta in bocca e boccali di birra davanti agli occhi. Una delle tracce più divertenti e belle è Better Off Without a Wife, dove Tom enuncia ironicamente i 'vantaggi' dell'essere single: ululare nelle notti di luna piena, dormire fino a mezzogiorno, andare a pesca senza chiedere il permesso, non dovere uscire con donne sposate talmente tante volte che hanno i segni dei chicchi di riso sul viso... la canzone termina però con una marcia nuziale.
Nell'introduzione di Putnam County Tom offre la birra agli spettatori del concerto, dicendo che possono servirsi liberamente senza pagare, poi aggiunge che tanto qualcuno del bar li fermerà all'uscita con il conto. Le migliori: On a Foggy Night, Eggs and Sausage, lo splendido slow-jazz di Warm Beer and Cold Women, Nobody e Big Joe and Phantom 309 con Waits impegnato alla chitarra. Consigli per un ascolto ottimale dell'album: - farsi scaricare dal rispettivo partner, poco prima dell'ascolto... - bere due wiskey lisci prima dell'inizio, poi continuare sorseggiando due pinte di chiara doppio malto durante i '73 min del concerto... - tabacco a volontà in modo da rendere nebbioso il luogo dell'ascolto...
So che Tom approverebbe a pieno questi consigli. In conclusione un album coinvolgente splendido e unico nel suo genere, la miglior colonna sonora di ogni sbronza. "Is time to get down to drinkin' and tell the band to play the blues…"