TERRELL (Angry Southern Gentleman)
Discografia border=parole del Pelle

  

  Recensione del  03/01/2004
    

Charles Allen Terrell è nato nel marzo del '61 a Birmingham nell'Alabama, ma la sua famiglia si trasferisce dopo poco nella piccola cittadina di Albertille per il piccolo Charles che compie qui i primi passi nella musica anche grazie al regalo della nonna: una fiammante chitarra. Scrive canzoni fin dall'High school, scoprendo nel periodo universitario di voler far della sua musica una ragione di vita. L'occasione è quando in quel di Nashville realizza un ep chiamato Photograph My Dream, che non ha un futuro ma genera solo molte perplessità, avvicinandolo al lavoro di Dj e ingegnere del suono.
Nel 1988 sbarca a Los Angeles dove forma un'altra band e attira l'attenzione di Miles Copeland che lo convince a incidere per la IRS records l'album di debutto On the Wings of Dirty Angels, che viene molto apprezzato dalla critica per il suono pieno di energia e spingendolo verso la realizzazione di un nuovo album che si doveva intitolare Speed A Sound.
Ma nel mezzo dell'opera va tutto a rotoli e Charles perde tutto fino a ridursi a vivere nella sua macchina. Quando sembra tutto perduto un invito ad un party da parte di un suo amico gli cambia la vita: portatosi con se la chitarra Terrell inizia a suonare la sua musica e molto presto a quel party vogliono tutti ascoltarlo tanto che un produttore lo avvicina e gli permette di incidere un demo. Siamo nel 1995 ad Aprile, e per la Pointblack Records incide questo Angry Southern Gentleman.
Teller è un cantautore dalle mille risorse, voce chitarra e armonica si fa accompagnare da una nutrita schiera di musicisti e pervade le sue 12 canzoni di quell'anima folk-rock dall'anima nera a tratti molto interessante: Cheamied into the devil ,l'anima più rock di Newhope e Redneck gigolo che con lo stile più classico di cantautore della title-track e di Broken Man, ballate tra rock e folk davvero belle, restano i punti di forza di quest'album. Un disco non del tutto riuscito con alcuni brani sperimentali e poco allineati al resto dell'album ma i margini di crescita sono interessanti. Aspettiamo e vediamo.