Nato a Victoria, British Columbia nella west coast del Canada,
Wyckham Porteous è un singer & songwriter molto particolare. Ha iniziato molto presto a calcare le scene musicali, anche se cantare nella chiesa anglicana di un posto sperduto del Canada può sembrare fuorviante, ma ecco che la sua bravura era così lampante che incise la sua prima canzone chiamata
Man is going somewhere, but getting nowhere a soli 10 anni e andando ad inciderla in quel di Austin; città che lo vedrà in età matura conoscere un certo
Jimmy LaFave che rimase folgorato, dopo averlo ascoltato in un demo, dalle sue canzoni.
Ha suonato in molti festival, nei club di tante città fino al prestigioso Arts Club di Vancouver che ne attestò una certa fama portandolo a incidere l'esordio omonimo che scalò le charts canadesi, a cui è seguito questo
Could it be my road?, 17 canzoni elettro-acustiche nel classico stile cantautorale americano con forti dosi di Texas style.
La sua voce ricorda Robert Earl Keen (
Blind Love,
Feels like Winter) e lo si può avvicinare a Guy Clark (splendida la ballata
Get back on that train), John Prine (
Done come down) e John Hiatt (
Walsh town), ma comunque Porteous ha creato una sua chiara identità riscontrabile nelle melodie e nelle liriche che riesce a comporre e non mancano i brani elettrici tirati e godibili (
How much time,
Ice Man).
Dal Canada,
Wyckham Porteous, dal nome non semplice da ricordare ma un interessante songwriter da scoprire e che sicuramente non deluderà chi avrà la fortuna di ascoltarlo.