Se Hank Williams fosse ancora in vita con l'aiuto di Kris Kristofferson e con una voce di prima classe allora avremmo quel suono che nel disco di
Waylon Payne possiamo sentire e goderne. Questo č
The Drifter, album d'esordio di questo giovane singer/songwriter che fa dell'ottimo country-rock alla Jack Ingram, Pat Green dove a volte il country sparisce con certe influenze marcate che lo avvicinano a Ryan Adams.
Ha scritto 10 delle 11 canzoni di questo interessante cd, eccetto
Jesus on a Greyhound di Shelby Lynne, ma bisogno ammetterlo il ragazzo ha la stoffa. Prodotto dall'amico e bravo musicista
Keith Gattis e avvicinabile al mitico Dwight Yoakam per l'impostazione della straordinaria voce che lo contraddistingue e in qualche leggero accenno per le canzoni. Si parte con la meravigliosa
Her, una ballata piena di fascino in avvio cui sin dalle prime note si viene catturati dalla voce di Payne per lasciar spazio a chitarre roboanti e il rock prende strada avvolgendoti con la bellezza delle note.
Si continua con
Running from the rain, una canzone che racconta attraverso la metafora della pioggia invernale (tema che ritroviamo nell'acustica e struggente
Christian) la fine di una relazione, accompagnato da un mandolino che divide la scena al suono rock della band.
Difficile trovare punti deboli, in canzoni che hanno una propria impronta anche se la dolce ballata rock
On and on sembra pescata dal repertorio di Ryan Adams, la successiva
Jesus on a greyhound va verso Dwight,
I love you con elementi beatlesiani nella melodia e
Pretender suona come Gram Parsons prodotta dagli Eagles alla fine degli anni '70. Ma sono piccoli dettagli che delineano le grosse potenzialitą di questo onesto e bravo songwriter di cui certamente sentiremo ancora parlare,
Waylon Payne: annotate questo nome.