JOHN MOHEAD (Lula City Limits)
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  Recensione del  21/01/2004
    

Lula City limits”, l’album d’esordio di questo 37enne cantautore di nome John Mohead residente a Lula, Mississippi, ci ha introdotto ad un musicista nuovo e, nello stesso tempo, antico. Un autore, grandissimo, che per potersi esprimere come interprete ha dovuto ricorrere a piccole produzioni indipendenti. Come molti altri che cantano e suonano tutto quanto si trova nel variegato patrimonio cultural-musicale del Delta e della southern-music più in generale, dei quali John ci offre un unico quanto complesso spaccato musicale, viene sfruttato dall’industria discografica più per una singola idea, una singola canzone scritta, che per quanto possa offrire come interprete, come personaggio inscindibile dalla propria musica, dal territorio, dal suo back-ground culturale.
Non è difficile notare, dall’ascolto dell'album, come si fondano in lui le personalità di Gram Parsons, Muddy Waters, William Faulkner e Lowell George, accompagnate da uno spirito evocativo e sensibile che gli permette di sintetizzare in ogni sua canzone, una storia, un quadro di southern way of life. Songwriter dalle multiformi esperienze, eccellente chitarrista - elettrico, slide ed acustico - John Mohead ha fatto tesoro del suo passato di musicista rock a Memphis e dintorni, di autore country per Nashville, di gestore di un blues-club di Clarksdale, per formare una personalità unica, ricca di sfumature come di contenuti. Il suo amore per il sud traspare da ogni song, popolata da paesaggi e ritratti del Mississippi e della sua gente nella miglior tradizione letteraria di Faulkner e Williams.
Ma, accanto ad ambizioni letterarie, ci sono quelle musicali, degne di un musicologo come Alan Lomax che ha aiutato a preservare le musiche e le voci di questa terra e del suo fiume. Accompagnato da pochi musicisti, Ross Rice, tastiere ed accordion, James Robertson, batteria, Barry Bays, basso, e Shelley Bays, voce, questo eclettico cantante e chitarrista sembra realmente far coesistere l’anima del blues-man del Delta con Lowell George, Robbie Robertson e Gram Parsons nel corpo di un robusto southern-man.
Inizia con Due South, un bluesaccio con chitarre ruvide che ci porta in terre southern per poi colpirci con Jack's Country Grocery, una meravigliosa ballad piena di passione con uno splendido uso della voce femminile a renderla struggente tra le chitarre acustiche ed elettriche. Si prosegue con Without a net e Girl from Oklahoma, rock ballad ben costruite, grande lavoro del Mohead chitarrista, acustico ed elettrico; fino all'acustica When love's all gone. John Mohead celebra le sue tradizioni poetico-musicali, in modo diretto e con tonalità “roots” (sentire Mexican Gateway, uno splendido esempio con la fisarmonica che ti resta impressa). La musica della sua terra viene sublimata dalle sue canzoni, esaltata da una voce, calda, ruvida, vera e passionale. Per la serie: troppo bello per essere vero e compreso.