LUCERO (Rebels, Rogues & Sworn Brothers)
Discografia border=Pelle

        

  Recensione del  15/11/2006
    

Orgogliosamente indipendenti, liberi di scorazzare con il loro feroce rock'n'roll per la personale etichetta Liberty and Lament, i Lucero non sono esattamente la fotografia di un gruppo sotto pressione: tuttavia le vicissitudini subite in tempi recenti - dalle lodi sperticate della critica specializzata alla delusione per il fallimento discografico della loro vecchia etichetta, che sembrava averne bloccato la definitiva affermazione - avrebbero potuto davvero fiaccare chiunque. Ben Nichols e soci invece sono ancora in pista e per giunta posseduti da una veemenza mai così sfacciata, una voglia di riemergere che si è tradotta in dodici canzoni livide, appasionanti, sempre segnate dall'inconfondibile stile della band.
Oggi più che mai Rebels, Rogues & Sworn Brothers rappresenta la definitiva maturazione dei Lucero da classico combo alternative country della provincia americana in qualcosa di più classico e ambizioso al tempo stesso. Se il predecessore, l'interlocutorio ma agguerrito Nobody's Darling, aveva già messo in atto una chiara evoluzione della formazione di Memphis, sempre più lontana dagli stilemi roots e assai vicina alla sua natura più strettamente rock e punk, il nuovo capitolo discografico ne amplifica in maniera definitiva le intenzioni.
Prodotto in una decina di giorni con la supervisione di David Lowery (Cracker), Rebels, Rogues & Sworn Brothers è il passaggio verso l'età adulta dei Lucero, un disco che non rinnega nulla delle caratteristiche della band, ma le rilegge con un timbro più urbano, un compromesso tra la rozza attitudine southern del passato e il romanticismo della tradizione blue collar rock. È la presenza non indiferente di Rick Steff, nuovo membro aggiunto, a cambiare la carte in tavola: con piano, organo e fisa contrasta il muro di chitarre di Brian Venable attraverso un lirismo più accentuato, fornendo le inedite coordinate già a partire dall'iniziale What Else Would You Have Me Be?
Nessuna concessione, sia chiaro, ad un suono mainstream, ne tanto meno ad un vago gusto rock: la voce di Nichols è ancora troppo vera e sofferta per "svendere" l'anima dei Lucero e le sue storie - innocenti e magari lontane dalla bella forma - sono sempre popolate da amori infranti, fughe, ricordi, vite intrappolate e tanto tanto alcol. C'è sempre qualcuno che beve in queste rock'n'roll song e la musica creata dal gruppo segue questo spirito con un ritmo convulso e febbricitante: I Don't Wanna Be the One è un garage rock in piena regola con un organetto che fa tanto sixties; I Can Get Us Out of Here e She's Just That Kind of Girl sono figlie degli amati Replacements e di tutta la periferia rock americana; Sing Me No Hymns e The Weight of Guilt due pugni nello stomaco che sfiorano atmosfere hard e psichedeliche; San Francisco e Cass la quintessenza dello stile Lucero, che al sesto disco di studio e mille miglia sotto le ruote del proprio furgone hanno acquisito un suono riconoscibilissimo.
Un appunto che si poteva muovere loro in passato era proprio il ristretto margine di manovra del suddetto suono: in Rebels, Rogues & Sworn Brothers e dentro ballate avvincenti quali On the Way Back Home i Lucero dimostrano di poter crescere ancora.