Back in '72 è uno di quei dischi per cui centurie di amanti del vinile si sono svenati. Un disco che, da anni, non si trova ed è quindi diventato una delle chimere del mercato discografico. Non è mai stato edito in CD, ne è stato ristampato in vinile.
L'unica edizione disponibile è quella della Reprise (che ha pubblicato anche
Seven, che invece venne, per un certo periodo, ristampato dalla CapitoL). Un disco bello e fiero, con brani rock potenti e ballate nel classico stile del nostro.
Back in' 72 è stato registrato nel South, negli studios di Muscle Shoals e, oltre alla band di Seger (Dick Sims, Marci Levy, Jamie 0ldaker, Sergio Pastore e Tom Cartmell) ci sono molti musicisti convolti: JJ Cale (chitarra solista in
Midnight Rider), Pete Carr, Jimmy Johnson, Barry Beckett, David Hood e Roger Hawkins, cioè la crema di Muscle Shoals. Seger ha una voce già potente (
Smokin' Op's è del 72, e lo potete sentire tutti) e sceglie alcune canzoni per evidenziarla:
Back in '72, le covers di
Midnight Rider (proprio quella di Gregg Allman), in versione più gospel blues,
Stealer (dei Free) per chiudere con una poderosa rilettura di
I've Been Working di Van Morrison. Non ci sono differenze tra i brani originali, quelli scritti da Bob (la bella
Rosalie, la turgida
Neon Sky, l'intensa
I've Got Time) e le covers: sembrano tutti di Seger.
Seger celebra il rock 'n' roll e lo fa nel modo migliore. I suoni del South ben si adattano alla sua voce maschia ed alle sonorità puramente rock ed il disco, tra i meno conosciuti della sua discografia, chiede solo di essere ristampato. E forse lo sarà entro breve tempo.