Secondo disco per il singer & songwriter texano di San Antonio
Pat Green, leader del new brand of Texas Country che hanno portato alla ribalta, tra i tanti, artisti come Cory Morrow e Robert Earl Keen. Cresciuto a Waco dove il padre gli ha trasmesso l'amore per la musica, a soli 18 anni ha intrapreso la sua carriera riuscendo a seguire il suo cantante preferito, Willie Nelson, ottenendo una popolarità che si ripercuoteva con i sold-out che collezionava per tutto il Texas.
Questo ha fatto sì che al suo debutto con l'album
Dancehall Dreamer, ha ricevuto 3 nomination al Grammy. Questo è il suo secondo lavoro chiamato
George's Bar, un album sempre prodotto da Lloyd Maines che garantisce il risultato, ha il country a farla da padrona ma riproposto con quel tocco e carisma che solo in Texas riescono a trasmettere alle canzoni donandogli la giusta freschezza: voce molto espressiva e incisiva, vengono proposte 11 canzoni di puro texas style con chitarre e violino piene di melodia e con qualche canzone più ruvida che preannuncia una ricerca di un suono più rock che farà parte del suo futuro, ma si viaggia spedito come nell'iniziale
Song about Texas.
Ricorda
Robert Earl Keen nell'impostazione della voce, ma la bellezza della canzone è farina del suo sacco perché la qualità c'è e viene ribadita nella seguente title-track. Splendida la ballata
Snowing on Raton che mette in evidenza le sue qualità di cantautore che cura molto l'apetto melodico e la ballata roots come in
Going Away. Le sue sono canzoni che non tradiscono e acchiappano al primo ascolto come
Just Fine che entra subito in circolo con le chitarre e la voce di Pat a delinearne il fascino. Un disco da recuperare per conoscere al meglio questo grande talento di San Antonio…